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Guidare una Ferrari per 60 euro? Ora si può

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A Maranello fioriscono i noleggi dei bolidi a prezzi popolari. Contro il piede pesante di qualcuno, il sindaco ha imposto nuove regole

Roberto Amaglio
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Per qualcuno la possibilità di realizzare un sogno che appariva un'utopia a soli 60 euro; per altri (ossia quelli che il sogno lo aveva realizzato a suon di euro) uno status symbol che viene malamente svilito e svenduto alle masse. A Maranello, infatti, è ormai stata lanciata la Ferrari-mania a noleggio. In pratica, come verrà documentato nella rivista Quattroruote di agosto, sono ormai molti i noleggiatori privati che hanno aperto dei punti vendita nei pressi della sede del Cavallino Rampante. Le loro offerte sono davvero appetibili per le centinaia di migliaia di visitatori che ogni anno vi si recano in "pellegrinaggio" e che, dopo anni in cui si sono dovuti limitare a guardare ma non toccare, possono ora ingranare la marcia e fare un giro sui loro bolidi da sempre sognati, il tutto al prezzo “umano” di 60 euro. Nel giro di meno di un anno, non a caso, i noleggiatori si sono moltiplicati (ora sono otto), così come i clienti, per il 60% provenienti da Paesi esteri. I bolidi messi a disposizione dagli amanti delle quattro ruote vanno dalle Maserati alle Lamborghini, passando ovviamente per le Ferrari e i suoi nuovi modelli (ci sono anche la nuova 458 Italia e la cabrio California, un po' più care). Piede pesante – Se i costi del noleggio sono leggeri, il problema dell'iniziativa riguarda il piede pesante di molti clienti che, lasciatisi prendere la mano dalle performance del motore che si ritrovano alle spalle, sfrecciano spesso e volentieri per la tangenziale di Modena a velocità folli: infatti il noleggio non è vincolato all'attività su pista, ma i clienti possono liberamente scorazzare per le vie cittadine con questi cimeli motoristici. Proprio per questo motivo, il sindaco Lucia Bursi ha introdotto alcuni vincoli all'attività, imponendo agli otto noleggiatori autorizzati nuovi orari, un tetto per le licenze dei noleggiatori, il divieto di circolazione in centro e vicino alle scuole e, soprattutto, l'obbligo di un tutor a bordo delle vetture.

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