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Il Cav cede a Napolitano: "lascio l'interim"

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Il premier nominerà il nuovo responsabile del ministero dello Sviluppo economico settimana prossima. Romani il più probabile per la successione

Paolo Franzoso
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"Posso anticipare che la prossima settimana nomineremo il nuovo ministro" allo Sviluppo economico. Silvio Berlusconi rompe gli indugi dopo le sollecitazioni provenute da più parti e nella conferenza stampa a seguito dell'incontro bilaterale con Dimitri Medvedev, presidente della Federazione Russa, annuncia che lascerà l'interim del dicastero in occasione del prossimo Consiglio dei ministri. Il pressing del Quirinale - Alla cerimonia del Ventaglio, il presidente della Repubblica aveva sollecitato l'esecutivo a provvedere alla nomina perché "l'istituzione governo non può ormai sottrarsi a decisioni dovute, come quello della nomina del titolare del ministero dello Sviluppo economico o del presidente di un importante organo di sorveglianza come la Consob". Romani favorito - Berlusconi ha raccolto le deleghe di Claudio Scajola dopo le dimissioni di quest'ultimo, il 4 maggio scorso, per il suo coinvolgimento nell'inchiesta sugli appalti pubblici della Protezione civile. Il più papabile alla successione sembra il viceministro Paolo Romani, fin dall'inizio il nome più gettonato finché il Cavaliere non decise di assumere l'interim. Per il nuovo ministro, Berlusconi si era orientato su personalità del mondo dell'imprenditoria o in alternativ aveva pensato di consegnare la guida dello Sviluppo economico all'Udc. Girava nell'aria la nomina di Montezemolo, mentre Emma Marcegaglia aveva cortesemente rifiutato nonostante il premier avesse citato il suo nome durante un raduno di Confindustria.

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