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Carceri: aggrediti 5 agenti a Trapani

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Non si placa l'ondata di violenza dei detenuti nelle prigioni. Due fratelli hanno sferrato calci, schiaffi e pugni al personale

bonfanti ilaria
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Il personale di Polizia penitenziaria in servizio presso il "reparto Mediterraneo" del carcere di Trapani è stato aggredito da 2 detenuti, fratelli e di origine napoletana. Gli episodi si sono verificati a poca distanza l'uno dall'altro e hanno come denominatore comune, secondo le dichiarazioni rilasciate dal Sindacato autonomo di Polizia penitenziaria- "i problemi legati al sovraffollamento delle celle che rende difficoltosa la convivenza". Durante il tentativo degli agenti di persuadere il detenuto a non scagliarsi contro l'amministrazione penitenziaria, questo avrebbe prima distrutto un tavolo di legno, poi si sarebbe precipitato, infuriato, contro gli agenti, rompendo gli occhiali a uno di loro. I tre agenti, nel cercare di contenerlo e immobilizzarlo, hanno però riportato varie contusioni, tutte guaribili in sei giorni. A pochi minuti di distanza, invece, è stato il fratello a riaccendere lo scontro. Il detenuto stava uscendo dalla cella per recarsi ai passeggi e, dopo aver chiesto ai poliziotti notizie, ha sferrato calci, schiaffi e pugni a tutto il personale di servizio nel reparto. "E' del tutto evidente che la crescente tensione nelle carceri italiane sta raggiungendo limiti preoccupanti. Nonostante la dichiarazione d'emergenza del 13 gennaio scorso del Governo, però, stentano a vedersi interventi concreti per ridurre il pesante sovraffollamento e la violenza in carcere è sempre all'ordine del giorno" HA lamentato così il Sappe.

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