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Caso Claps, Restivo protetto dalla famiglia

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L'unico indagato per l'omicidio della studentessa potentina gode di "ferree coperture in ambito familiare"

Eleonora Crisafulli
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Danilo Restivo, unico indagato per l'omicidio della studentessa potentina Elisa Claps, ha sempre potuto godere di "ferree coperture" in ambito familiare. Anche grazie alla protezione che gli è stata assicurata negli anni dai genitori, il 38enne si è sottratto per molto tempo alle indagini e alle sbarre. Così i pubblici ministeri di Salerno, Rosa Volpe e Luigi D'Alessio, definiscono il contesto ovattato in cui ha vissuto l'indagato nel decreto di perquisizione dell'abitazione di Maurizio Restivo e Maria Rosa Fontana, eseguita a Casa Santa di Erice (Trapani) il 27 luglio scorso. Nel provvedimento di tre pagine sono indicati "i gravi indizi di reità" in base ai quali la Procura di Salerno sospetta che l'uomo sia il responsabile dell'omicidio di Elisa Claps. "Risulta acquisito agli atti - scrivono i pm - che l'indagato è riuscito a sottrarsi nel corso degli anni alle indagini anche in virtù delle ferree coperture che in ambito familiare gli sono state sempre assicurate, sia mediante l'allontanamento da Potenza, prima per varie località italiane e poi per l'Inghilterra, sia mediante l'utilizzo di sistemi di comunicazione estremamente riservati". Oggetti sequestrati - Nel corso della perquisizione, eseguita dalla Squadra Mobile di Potenza, dalla Dia di Salerno e dalla Polizia postale, sono stati sequestrati ai coniugi Restivo numerosi supporti informatici e lettere scritte da Danilo ai genitori e alla sorella. Sono stati anche acquisiti appunti legati all'interesse dei genitori per la vicenda processuale del figlio, compresa una piantina della Chiesa della Santissima Trinità. Tanti gli indizi a carico di Restivo. Gli inquirenti scrivono che la studentessa "il giorno 12 settembre 1993, in cui scomparve, ha da ultimo incontrato proprio l'indagato nei locali della Chiesa". Il 17 marzo scorso, poi, la triste scoperta. Il cadavere della ragazza è stato rinvenuto nel "sottotetto della Chiesa dove da ultimo Danilo Restivo ebbe ad incontrarla". Inoltre - scrivono i pm - "i primi accertamenti sui resti del cadavere di Elisa consentono di ricondurre ulteriormente il fatto delittuoso all'indagato avuto riguardo alle condizioni del cadavere e, in particolare, essendosi accertato che la vittima subì il taglio di ciocche di capelli, pratica cui era aduso il Restivo". Danilo Restivo, che da alcuni anni si è trasferito in Gran Bretagna,nel Dorset, è detenuto dal maggio scorso nel Regno Unito perché sospettato di un altro delitto, quello della sarta inglese Heather Barnett, per il quale sarà processato il 24 settembre. Nei suoi riguardi la magistratura di Salerno ha emesso un mandato di arresto europeo per l'omicidio di Elisa Claps.

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