Tirrenia, il tribunale dichiara lo stato d'insolvenza
Si apre la procedura di amministrazione straordinaria. Accumulati debiti per 646 milioni di euro
Il Tribunale fallimentare di Roma ha dichiarato lo stato di insolvenza per Tirrenia. Si apre quindi la procedura di amministrazione straordinaria per la compagnia. La sentenza è stata pubblicata questa mattina dopo che il collegio presieduto da Ciro Monsurrò, affiancato dai delegati Francesco Taurisano e Fabrizio Di Marzio ha preso la decisione ieri in Camera di Consiglio. L'istanza per la dichiarazione dello stato di insolvenza era stata presentata dal commissario straordinario Giancarlo D'Andrea. Il Tribunale di Roma non ha accolto il ricorso sulla competenza territoriale sollevato dalla Uil-Trasporti, secondo la quale il giudizio spettava al Tribunale di Napoli, dove ha sede legale il gruppo. Le motivazioni - "Grave e irreversibile stato di crisi finanziaria, determinante l'attuale assoluta illiquidità della società e la conseguente impossibilità, per la stessa, di fare fronte alle obbligazioni, già scadute e, in più, alle obbligazioni a scadere". Questa la motivazione con cui il collegio ha giustificato la sentenza. Nella relazione depositata dal commissario straordinario Giancarlo D'Andrea si legge che "le risorse umane, alla data del 31 luglio 2010 ammontavano a 1.646 unità" e "i debiti ammontano complessivamente a 646,6 milioni". Sciopero - Intanto i sindacati minacciano lo sciopero di tutti i traghetti per il 30 31 agosto, mettendo a rischio i rientri di migliaia di turisti.