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La Cei sugli immigrati: "Il Governo non può decidere sulle espulsioni senza l'Ue"

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Parla Mons. Giancarlo Perego, direttore della Fondazione Migrantes. "La Francia ha seguito la strada del nostro Paese". La Gelmini: "I rom rispettino le regole"

bonfanti ilaria
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Il Governo italiano non può decidere di espellere in modo indiscriminato i rom nè altri cittadini comunitari perchè c'è una "politica europea che stabilisce sostanzialmente il diritto di insediamento e di movimento". E' questo quanto dichiarato a Radio Vaticana da Mons. Giancarlo Perego, Direttore generale della Fondazione Migrantes della Conferenza episcopale italiana, rispondendo a una domanda relativa alle affermazioni del Ministro degli Interni, Roberto Maroni, secondo il quale la Francia, con le sue espulsioni, non avrebbe fatto altro che seguire l'Italia.  “La Francia -ha dichiarato Mons. Perego- purtroppo ha seguito la strada del nostro Paese di un'espulsione indiscriminata dei rom. Un'espulsione che, di fatto, che cosa ha generato? Nuovi campi abusivi, l'abbandono della popolazione rom, l'annullamento, sostanzialmente, di tutta una politica sociale che era stata fatta per la scolarizzazione dei bambini. Secondariamente, il Governo italiano non può autonomamente decidere in riferimento a una politica europea che, al contrario, stabilisce il diritto di insediamento e di movimento". Il Direttore dell'organismo della Cei, ha inoltre aggiunto: "L'azione che avviene contro i rom oggi non è un'azione di politica migratoria -non dimentichiamo che anche in Italia l'80% dei rom è italiano- ma è una politica discriminatoria nei confronti di una popolazione che, sostanzialmente, non si è riusciti a gestire attraverso canali di tipo sociale, di tipo scolastico, di accompagnamento". Replica della Gelmini - I rom non sono titolari solo di diritti ma pure di doveri: sono favorevole alle espulsioni anche per i cittadini comunitari. E' quanto afferma in una nota il Ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini secondo cui, "il monito di mons. Giancarlo Perego, direttore generale della Fondazione Migrantes della Conferenza episcopale italiana, è sicuramente comprensibile, soprattutto per chi si occupa di aiutare i cittadini stranieri in Italia. Ma chiunque arrivi nel nostro Paese deve essere titolare non solo di diritti, ma anche di doveri. I cittadini stranieri devono cioè rispettare - spiega la Gelmini - la direttiva che fissa i requisiti di chi vive in un altro Stato, ovvero: reddito minimo, dimora adeguata e non essere a carico del sistema sociale del Paese che li ospita. Sono favorevole dunque alle espulsioni dei cittadini anche comunitari, e condivido appieno la posizione del ministro Maroni a riguardo. Non è possibile infatti che - conclude la nota - il Governo italiano legittimi situazioni di palese illegalità e di non rispetto delle regole".

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