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Il fratello del sindaco Vassallo: mi parlò di forze dell'ordine colluse

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Giovedì i funerali. Si indaga sulla criminalità legata al porto o alla droga. L'inchiesta passa all'Antimafia

bonfanti ilaria
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E' stato ucciso a colpi di pistola il Sindaco di Acciaroli, comune del Cilento noto per la bandiera blu che, ormai da tempo, viene assegnata alle sue acque. Un vero e proprio agguato in stile camorra, ha commentato il sostituto procuratore di Vallo della Lucania, Alfredo Greco. E'morto così Angelo Vassallo, 57 anni, attorno alle 2 di notte, mentre era alla guida della sua auto, una Audi station wagon grigia. Stava rientrando a casa, percorrendo una stradina dietro la sua abitazione, quando è stato aggredito. Secondo i primi rilievi delle indagini, condotte dal pm, Alfredo Greco,  sarebbero almeno 9 i colpi di pistola sparati contro il sindaco. La pista, attualmente seguita dagli inquirenti, privilegia la vita amministrativa dell'ucciso e non trascura ulteriori possibili moventi. Vassallo era già stato Sindaco del Comune di Acciaroli e nella scorsa tornata elettorale, a marzo, si era candidato con la lista civica "Cilento pulito", sempre nell'ambito della coalizione di centrosinistra. Vassallo lascia una moglie e due figli. E' stato il fratello di Vassallo a scoprire il delitto. L'uomo è stato avvertito, in tarda ora, dalla cognata, la moglie del Sindaco, del mancato ritorno a casa del marito che si era messa a cercarlo ad Acciaroli, una delle due frazioni del comune di Pollica. Poco dopo le due di notte è stata avvistata l'auto del fratello sul ciglio della strada, in località Cerza Longa, da cui si raggiunge la sua abitazione che dista circa cento metri dal luogo in cui è stato trovato il cadavere. Le rivelazioni del fratello del Sindaco- Si celebreranno, con molta probabilità, giovedì i funerali del Sindaco ucciso. L'autopsia, invece, sarà effettuata domani in giornata all'ospedale di Vallo della Lucania e dovrà chiarire quanti proiettili hanno raggiunto e ucciso l'uomo. E, intanto, ai microfoni di "Sky Tg 24", Claudio Vassallo, il fratello, dichiara che Angelo gli avrebbe parlato di "forze dell'ordine colluse". "Due, tre giorni prima di essere ammazzato mio fratello mi aveva detto che alcuni esponenti delle forze dell'ordine erano in combutta con personaggi poco raccomandabili" - ha proseguito Claudio- "Ci sono delle lettere scritte sia al comando provinciale che a quello generale di Roma, senza nessuna risposta. Lo hanno lasciato solo e abbandonato". Quanto al possibile movente, all'origine dell'efferato omicidio, Claudio Vassallo indica due piste: "Penso o a interessi sul porto oppure a certi problemi di droga che ci sono stati ad Acciaroli questa estate per cui mio fratello aveva chiesto aiuto alle forze dell'ordine, senza mai riceverlo". ''Negli ultimi tempi era preoccupato e mi teneva costantemente informato sugli sviluppi di alcune vicende. Era un uomo che si batteva contro l'illegalità, era sempre in prima linea. Quando accadeva qualcosa di particolare sul suo territorio, me lo segnalava''. Il Procuratore della Repubblica di Vallo della Lucania, Alfredo Greco, che coordina le indagini sull'omicidio del Sindaco di Pollica  aveva una conoscenza diretta della vittima dell'agguato. ''Ci sono molte piste da seguire. Non sappiamo ancora - ha riferito Greco - se abbiano agito una o più persone. Si puo' pensare di tutto''. Sono stupiti, attoniti e increduli i cittadini di Pollica- Acciaroli per la tragedia che li ha colpiti, definita "un omicidio senza precedenti in tutta la storia cilentana". Un lutto reale perché il loro Primo cittadino aveva ben amministrato ed era stimato e apprezzato. Sono questi i sentimenti tra gli abitanti che, spontaneamente, hanno deciso di chiudere qualunque attività commerciale in segno di rispetto per la morte di Angelo Vassallo. Intorno alla famiglia del Sindaco, stretto riserbo e cordoglio. La salma di Vassallo è stata rimossa dall'auto e portata all'ospedale di Vallo della Lucania, in attesa delle disposizioni del magistrato per l'autopsia. "Con questo delitto, vile ed efferato, il paese e il Cilento intero perdono uno dei loro migliori amministratori locali, coraggiosamente schierato a difesa della legalità e in prima linea per la valorizzazione di una delle terre più belle del nostro Mezzogiorno". Il Vicepresidente vicario del Parlamento europeo, Gianni Pittella, ha così commentato, sgomento e addolorato, l'assassinio del Cilento. "Spero che le autorità inquirenti riescano in breve tempo ad assicurare alla giustizia l'autore di un gesto così crudele e insensato" ha concluso Pittella, indirizzando "alla famiglia di Angelo il mio affetto e la mia totale vicinanza". Il Sindaco di Pollica, poco tempo fa, era stato denunciato. E le denunce nei suoi confronti - secondo quanto appreso- per estorsione, concussione e reati contro l'amministrazione della giustizia sono ora al vaglio degli investigatori e degli inquirenti per verificare se possa sussistere un collegamento tra queste e l'agguato mortale. "Ho sentito il procuratore di Salerno per le prime valutazioni e parlerò con Manganelli per capire cosa ci sia dietro" - ha dichiarato il Ministro dell'Interno, Roberto Maroni- "Quando il quadro sarà più chiaro decideremo le eventuali iniziative da mettere in campo. "Siamo in attesa di informazioni e le indagini sono in corso" ha così concluso. Anche il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, ha manifestato il suo cordoglio per la morte di Vassallo: "Esprimo profondo sgomento per l'uccisione di Angelo Vassallo. Un'esecuzione feroce lo ha portato via alla sua famiglia e all'intera comunità di Pollica- Acciaroli. Un Sindaco, onesto e capace- ha proseguito Bersani - che ha saputo lavorare con spirito di servizio per affermare i principi di legalità, valorizzando le risorse migliori del territorio e testimoniando così, con il proprio impegno, la volontà di costruire un futuro diverso per la propria terra. Alla magistratura e alle forze dell'ordine spetta il compito di fare piena luce su questo efferato delitto e stabilire se debba essere ascritto alla ferocia della criminalità organizzata".

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