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La Francia approva il divieto del burqa

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Ammenda per le donne e fino a un anno di carcere per l'uomo che lo impone in luoghi pubblici

Eleonora Crisafulli
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Con un voto quasi unanime, il Senato francese ha approvato in via definitiva il divieto di portare il velo integrale islamico sul suolo francese. La legge, approvata con 246 voti favorevoli e uno contrario,  aveva già incassato il semaforo verde dall'Assemblea nazionale lo scorso 13 luglio, nonostante la contrarietà del Consiglio di Stato. La nuova legge dello Stato transalpino vieta di indossare burqa e niqab nei "luoghi aperti al pubblico", come negozi, parchi, autobus, o "destinati a un servizio pubblico", come scuole e ospedali. In caso di violazione è prevista un'ammenda di 150 euro per la donna che indossa il velo integrale e una “punizione” più significativa  per l'uomo che costringe la donna a indossarlo: fino a 30mila euro e un anno di prigione.  Prima di entrare in vigore, tuttavia, si attuerà una finestra di sei mesi finalizzata alla mediazione culturale: la legge anti-burqa, quindi, sarà operativa dalla primavera del 2011. Il Consiglio del culto musulmano, principale organismo rappresentativo dei musulmani in Francia, ha espresso parere contrario a un progetto "che rischia di stigmatizzare l'islam", quando il velo integrale sarebbe indossato da meno di 2.000 donne su un 2010-09-14totale di 5-6 milioni di musulmani. Gasparri favorevole - La decisione francese trova l'appoggio di Maurizio Gasparri, capogruppo del Pdl al Senato, che auspica una legge analoga anche in Italia. "Un passo in avanti sulla strada di quelle politiche di lotta a forme di integralismo che costituiscono una minaccia per i paesi occidentali - sostiene Gasparri -. E' giusto sottolineare che la libertà di fede e la sicurezza pubblica non confliggono affatto. La religione islamica, infatti, non impone l'obbligo di indossare burqa nè niqab. Si tratta solo di una scelta individuale, o di una imposizione. Da qui la giusta decisione della Francia, a tutela della sicurezza di tutti i cittadini francesi, siano essi cattolici, mussulmani o atei". Precedente - Il primo a battere questa strada, però, è stato il Belgio lo scorso 30 aprile. Anche nel Paese fiammingo il testo prevede un'ammenda o una pena detentiva fino a sette giorni  "a chi si presenterà in uno spazio pubblico con il volto coperto, del tutto o in parte, con un capo di abbigliamento che ne impedisca l'identificazione".

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