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Metalmeccanici, firma alle deroghe

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Sì all'accordo sulle modifiche al contratto nazionale. Passo importante per Fiat e per il suo progetto Fabbrica Italia

carlotta mariani
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Metalmeccanici alla firma del contratto. Federmeccanica, Fim e Uilm hanno raggiunto l'accordo sulle deroghe al contratto nazionale con l'inserimento dell'articolo 4 bis. La possibilità era prevista dalla convenzione dei metalmeccanici, rinnovata il 15 ottobre 2009 e non firmata dalla Fiom. Momento importante perché l'intesa servirà a sbloccare il progetto Fabbrica Italia della Fiat e a far decollare l'investimento a Pomigliano d'Arco. La sigla definitiva arriverà in serata. Per Federmeccanica è presente il presidente Pier Luigi Ceccardi e il direttore generale Roberto Santarelli. Ci sono i segretari generali della Uilm e della Fim, Rocco Palombella e Giuseppe Farina. La vicinanza all'accordo era stato annunciato questa mattina dal segretario Palombella, durante il suo intervento al convegno organizzato dalla Uil e dalla Fondazione Craxi sul tema delle relazioni industriali al servizio dello sviluppo umano. "Quello che stiamo cercando di realizzare in questa fase - ha spiegato - e l`intesa che firmeremo questa sera con Federmeccanica rappresenta un'altra tessera di questo mosaico, è il tentativo di realizzare insieme alle imprese l'aumento della produttività degli stabilimenti industriali per riuscire ad aumentare i salari nel lungo periodo". Positivo anche il  leader della Uil, Luigi Angeletti: "Con la firma di oggi penso che la partita sia conclusa e ci sarà, così, la possibilità per le imprese di garantire i posti di lavoro o addirittura aumentarli". Secondo il segretario generale della Fismic, Roberto Di Maulo, il risultato di queste ore è "un fatto positivo, ma parziale". Di Maulo, nel suo discorso all'assemblea dei delegati a Pomigliano d'Arco, ha sottolineato che "senza la definizione di regole specifiche per il comparto auto che reperiscano con chiarezza la clausola di responsabilità definita nell'accordo Fiat di Pomigliano, ci troveremmo nella classica situazione della montagna che partorisce il topolino". La Fiat ha fatto sapere che è disponibile al dialogo. Il 5 ottobre incontrerà i rappresentanti di Fim, Fiom e Uilm  per discutere del futuro degli stabilimenti italiani e del progetto Fabbrica Italia. Per lo stesso giorno, Federmeccanica ha proposto un meeting ai sindacati per parlare del comparto auto.

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