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Maestra d'asilo uccide il figlio appena nato

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La donna avrebbe nascosto la gravidanza e partorito durante una cena di famiglia a casa del nonno

Eleonora Crisafulli
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Con l'accusa di omicidio volontario aggravato i carabinieri di Trento hanno arrestato stamani una maestra d'asilo di 41 anni. La donna ha ucciso il figlio appena nato, dopo averlo partorito in un'abitazione privata lo scorso 26 giugno. A denunciarla è stata la badante del nonno, una polacca di 44 anni, che ha raccontato quanto accaduto mesi prima durante una cena a casa dell'anziano. Il racconto della badante - La maestra si era assentata per 20 minuti e aveva avuto un parto spontaneo nel bagno di casa. Come se nulla fosse successo, era poi tornata a sedersi con i parenti, ignari della gravidanza in corso. Passando in un sottoscala la polacca aveva però sentito dei rumori. Mentre cercava di capirne la provenienza, si è trovata davanti la 41enne con in mano un fagottino: "È meglio che questa creatura muoia, poi ci penso io a seppellirla", avrebbe detto la donna fingendo di aver in mano un gattino. Oltre alla polacca, però, anche il padre della maestra si sarebbe accorto che quello contenuto in uno straccio non era un animale, ma un neonato. A quel punto tutta la famiglia, appreso della gravidanza e dell'accaduto, ha preferito mettere a tacere la vicenda. La badante però non è riuscita a restare in silenzio. Francesca B. G. viveva con un compagno, anche lui probabilmente all'oscuro della gravidanza. Ai carabinieri non ha ancora fornito alcuna spiegazione sull'accaduto e oggi sarà interrogata dai magistrati. Restano aperti molti interrogativi, non solo sul movente, ma anche sul ruolo dei familiari  e il luogo in cui è stato occultato il cadavere.

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