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Ucciso il pentito Calore, ex terrorista dei Nar

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E' stato sgozzato con un coltello nella sua casa di campagna a Guidonia di Montecelio

Roberto Amaglio
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Sergio Calore, ex terrorista dei Nar e ora importante collaboratore di giustizia, è stato ucciso a Guidonia di Montecelio. L'ex estremista di destra, 58 anni, è stato sgozzato con un coltello nella sua casa nelle campagne romane, in via Colle Spina. A scoprire il corpo privo di vita è stata la moglie Emilia Libera, che non vedendolo rientrare si è recata presso l'abitazione. Lì ha trovato riverso in terra il marito. Sul posto sono intervenuti il 118 e i carabinieri di Guidonia. L'arma del delitto ancora non è stata trovata. Parlò della strage di Bologna - Considerato uno dei principali pentiti del terrorismo nero ed essendo ritenuto implicato in una serie di attentati e di omicidi legati anche a traffici di armi e di spionaggio, Sergio Calore venne arrestato nell' ambito delle indagini sull' omicidio di Antonio Aleandri, ucciso il 17 dicembre del 1979 a Roma, in piazza Dalmazia. Da quel momento in poi è divenuto uno dei più importanti collaboratori di giustizia, contribuendo con le sue dichiarazioni a ricostruire gran parte della storia dell'eversione di destra in Italia: in particolare le sue testimonianze hanno avuto un peso rilevante sulle posizioni di alcuni imputati  del processo sulla Strage di Bologna. Sposatosi nel 1989 con Emilia Libera, altra storica pentita del terrorismo rosso conosciuta negli anni di piombo.

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