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Infanticidio a Savona, la madre: "L'ho ucciso perché non parlava"

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Depressione post parto per la donna, che ha strangolato il figlio di tre anni a San Bartolomeo del Bosco

Roberto Amaglio
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"Ho ucciso mio figlio perché faceva fatica a parlare". E' questa la confessione di Elisabetta B., 36 anni, che ieri pomeriggio ha ucciso il figlioletto Andrea sulle alture di Savona. Proprio ieri mattina il piccolo avrebbe dovuto andare da una logopedista per una visita ma madre e figlio non sono mai arrivati. La donna si incolpava delle difficoltà ad esprimersi del figlio e temeva per il suo futuro. Dopo aver commesso il delitto e aver abbandonato il corpo avvolto in una coperta sul ciglio della strada, ha tentato il suicidio buttandosi con la sua auto giù da un dirupo. Ora la donna si trova ricoverata nel reparto di psichiatria dell'ospedale San Paolo di Savona piantonata dagli agenti di polizia in stato di fermo. Ritrovamento - Il bimbo è stato trovato morto questo pomeriggio intorno alle 14:30 sulle alture di Savona, in località San Bartolomeo del Bosco. Ad avvertire i soccorsi sarebbe stato proprio il padre dell'infante, il quale si sarebbe recato in cima alla strada che da Savona sale lungo il bosco alla ricerca della moglie e del figlioletto. Sul posto sono accorsi, oltre a polizia e carabinieri che stanno effettuando i primi rilievi, i sanitari del 118 che hanno tentato inutilmente di rianimare il piccolo.

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