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In Italia i 4 soldati morti

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Alle 10.30 i funerali degli alpini uccisi in Afghanistan. Nato: sì a bombe sugli aerei. La Russa: "Deve essere una decisione largamente condivisa. Mercoledì riferirò in Parlamento" (VOTA IL SONDAGGIO)

carlotta mariani
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È atterrato alle 9.07 il C-130 dell'aereonautica militare con a bordo le salme dei quattro italiani uccisi sabato scorso in Afghanistan durante un'imboscata. I corpi dei caporalmaggiori Francesco Vannozzi, Gianmarco Manca, Sebastiano Ville e Marco Pedone sono stati accolti dalle massime cariche dello Stato. C'erano il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, il presidente della Camera, Gianfranco Fini, il ministro degli esteri Franco Frattini e il ministro della difesa Ignazio La Russa. Sulla pista erano presenti un picchetto del Settimo reggimento Alpini di Belluno, il reparto delle quattro vittime, e una rappresentanza di tutte le Forze Armate. "È come perdere qualcuno della nostra famiglia" ha commentato il maggiore Massimo Carta a Skytg24. "Sono stati un esempio e una guida per ognuno di noi".  I parenti dei quattro alpini si sono abbracciati a vicenda in cerca di sostegno e conforto. Accanto a loro, il personale dell'esercito e gli psicologi. "Signor ministro, godetevi lo spettacolo" ha detto lo zio di uno dei militari a La Russa. Il ministro, ai giornalisti, ha scusato il gesto: "I parenti in queste occasioni hanno diritto a qualsiasi reazione emotiva". Le bare, allineate sulla pista, sono state benedette dall'ordinario militare, monsignor Vincenzo Pelvi. Il presidente Napolitano ha accarezzato, commosso, i feretri avvolti nel tricolore. Poi è stato intonato il 'silenzio' militare. Le salme sono state condotte all'Istituto di medicina legale per l'autopsia disposta dalla magistratura, che ha aperto un'inchiesta sull'attentato. Nel pomeriggio verrà allestita la camera ardente al Policlinico Militare del Celio. I funerali saranno domani 12 ottobre nella Basilica di santa Maria degli Angeli della capitale. L'unico sopravvissuto del Lince attaccato, Luca Cornacchia è ancora ricoverato nell'ospedale militare di Deleram in condizioni stazionarie. Sabato ha chiamato alla moglie per tranquillizzarla. Dopo esser trasferito in un centro medico più attrezzato, sarà rimpatriato. L'attacco è stato rivendicato dai talebani. Lo hanno scritto nel loro sito e lo hanno detto attraverso il portavoce Qari Muhammad Yousaf. Nella rivendicazione, oltre a citare splicitamente la nazionalità delle vittime, i ribelli hanno precisato che nella zona l'8 e il 10 ottobre altri due attentati contro i convogli Nato. Polemiche sulle bombe - Da Bruxelles è arrivata la notizia che se i caccia italiani che scortano i convogli dovessero essere armati con ordigni, non andrebbero in contraddizione con il mandato Isaf. A dichiararlo, il segretario generale della Nato Anders Fogh Rasmussen. La risposta della Nato è giunta dopo che il ministro La Russa, intervenendo a In mezz'ora di Lucia Annunziata su Rai3, ha proposto di armare gli aerei italiani con bombe. "In Afghanistan tutti i contingenti internazionali presenti hanno i bombardieri con l'armamento previsto, cioé le bombe. L'Italia no, per mia decisione" ha spiegato il ministro.  "Ora, di fronte a quello che sta accadendo, non me la sento più di prendere questa decisione da solo e chiedo alle Camere di decidere".  La Russa in Parlamento - Oggi La Russa ha precisato che la decisione di armare gli aerei potrà essere presa solo "se ci sarà una larga condivisione". Il Ministro ha quindi annunciato che mercoledì riferirà in Parlamento (prima alla Camera e poi al Senato) sull'attacco contro i militari italiani. La Russa ha inoltre ribadito che, sulla possibilità di dotare i caccia italiani di bombe, bisognerà ottenere il più ampio accordo possibile. Le reazioni - D'accordo Fabrizio Cicchitto, presidente dei deputati del Pdl e il ministro degli Esteri Franco Frattini che, in un'intervista al Mattino ha detto: "Hanno ora solo mitragliatrici, le bombe potrebbero aumentare l'efficacia della loro azione di scorta ai convogli". Dura la reazione dell'Idv, della Federazione della sinistra e dei Verdi. Felice Belisario, presidente dei senatori dell'Italia dei valori definisce "anacrostiche e irresponsabili" le affermazioni del ministro della Difesa. "Se è una missione di pace, La Russa mandi suo figlio a sganciare le bombe dagli aerei". "Il governo deve impegnarsi a discutere in Parlamento una exit strategy invece di avanzare proposte irresponsabili che esporrebbero la popolazione civile al rischio di nuovi bagni di sangue" ha aggiunto Luigi de Magistris (Idv). Il presidente dei Verdi Angelo Bonelli ha commentato: "La Russa e Frattini sono degli irresponsabili: giocano a fare i dottor Stranamore con le bombe in Afghanistan".

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