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Pisanu lancia l'allarme liste: "Inserite persone non degne"

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Per il presidente della Commissione antimafia troppi nominativi inseriti con "pericolosa disinvoltura"

Roberto Amaglio
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Le passate elezioni amministrative sono già passate alla storia per i ritardi sui tempi della consegna delle liste (è il caso della Polverini nel Lazio) o le presunte irregolarità nella raccolta firme, come è stato contestato a Formigoni in Lombardia e, soprattutto, a Cota in Piemonte. Tuttavia una ulteriore e preoccupante magagna è stata messa in evidenza da Giuseppe Pisanu (Pdl), presidente della commissione Antimafia. "Dal lavoro dell'Antimafia sulle liste delle ultime elezioni amministrative emergono candidati ed eletti diciamo irregolari per reati diversi da quelli che il nostro Codice di autoregolamentazione prevedeva - sostiene Pisanu -. Cosicché l'immagine complessiva che se ne ricava è che la disinvoltura nella formazione delle liste sia molto più allarmante di quella che noi abbiamo immaginato. Sono liste gremite di persone che non sono certe degne di rappresentare nessuno". Oltre all'annosa questione etica, a cui la politica sta provando a porre alcuni paletti più stringenti con il Ddl anti-corruzione, Pisanu striglia anche i Prefetti, rei di non aver inviato tutti i dati necessari ad approntare un rapporto sulla attuazione del Codice di autoregolamentazione per le elezioni. "Tanto meglio il nostro rapporto sarà documentato, tanto più efficace sarà la nostra proposta finale", ha aggiunto Pisanu. "Si tratta di un lungo elenco di persone non degne di rappresentare la loro comunità - incalza Walter Veltroni, componente della Commissione Antimafia -. Se è impossibile fare dei numeri, posso dire che le prefetture che non hanno risposto o hanno risposto in modo non adeguato sono 30. Per questo ho chiesto al presidente Pisanu di rendere noti i nomi delle prefetture. Anche il ritardo nella trasmissione dei dati è un danno per la commissione e per la battaglia della legalità: al più presto questi elenchi devono essere messi a disposizione delle istituzioni e dell'opinione pubblica".

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