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Addio alla talpa di Sky, il Giurì boccia lo spot

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Accolta l'istanza Mediaset: è denigratorio paragonare lo spettatore della tv terrestre a un animale che vive in un buco

Eleonora Crisafulli
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La guerra degli spot tra Sky e Mediaset finisce con una doppia sconfitta. Il Giurì di Milano ha bocciato le pubblicità delle due emittenti concorrenti, accogliendo le istanze presentata da Sky contro Mediaset e da Mediaset contro Sky. Gli spot della tv di Murdoch incentrati sulla figura della talpa "sono in contrasto con l'articolo 14 (Denigrazione) del Codice di autodisciplina della comunicazione commerciale e quindi devono cessare". Il Giurì ha dato ragione a Mediaset, che aveva visto nella scelta di Sky la volontà squalificante di paragonare lo spettatore della televisione terrestre a un animale che vive in un buco. Sky dovrà dire addio a lla talpa "Ugo" e rivedere tutta la campagna pubblicitaria autunnale. Ma andrà a nero anche la pubblicità avviata dall'emittente di Cologno in risposta a Sky: non è conforme con l'articolo 15 sulla comparazione.  In una nota Mediaset sottolinea che "il Giurì ha censurato entrambe le campagne pubblicitarie. Ma se nel caso di Mediaset è stato ravvisato solo il mancato rispetto dei requisiti per la comparazione, sotto quali aspetti ancora non è noto, nello spot di Sky viene esplicitamente vietato l'uso della figura della talpa in quanto 'denigratoria' della concorrenza.

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