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La Marcegaglia fa fuori Arpisella

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Il presidente di Confindustria poi torna sullo scontro con il Giornale: "c'è una cortina fumogena velenosa che tenta di investire Confindustria"

tiziano vanni
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E' un Emma Marcegaglia a tutto campo quella di questa mattina al XII Forum della piccola industria, che si tiene a Prato. Il presidente svaria su tutti i temi, ma la sua dichiarazione più piccante è sicuramente l'annucio che il suo "spin doctor" Renato Arpisella, dopo le ormai famosissime intercettazioni aventi protagonista anche il vice direttore del Giornale, Nicola Porro, è stato sollevato dall'incarico: " Rinaldo Arpisella tornerà ad occuparsi a tempo pieno della azienda - spiega il presidente di Confindustria - questo è un bene, perchè è un'azienda in grande espansione. E' la mia decisione, concordata con   Arpisella". A proposito dello scontro con il quotidiano diretto da Sallusti dichiara: "L'autonomia e l'indipendenza di Confindustria sono totali,  chi pensa che il mio giudizio sul governo possa essere influenzato da quello che scrivono i giornali dice il falso - poi continua - c'è una cortina fumogena velenosa che tenta di investire Confindustria con la sua nebbia". La Marcegaglia poi si sofferma sulla polemica nata tra Bankitalia e il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, in merito ai dati sulla disoccupazione: "Dobbiamo prendere per buoni i dati dell'Istat - continua il presidente - il dato della disoccupazione è all'8,2%. Se poi inseriamo la Cig e i cosiddetti scoraggiati arriviamo a quel tasso (quello indicato da Bankitalia, ndr). Però - ha aggiunto - in tutti i paesi è l'istituto di statistica nazionale che dà i dati. Per noi il dato ufficiale sulla disoccupazione è all'8,2%". Poi contiuna il suo intervento annunciando che mercoledì prossimo, Confindustria parteciperà al tavolo sulla riforma del fisco: "l'obiettivo è abbassare la pressione fiscale su lavoro e imprese, per noi è importante". Infine, dichiara fondamentale una riforma dell'università, sottolineando quanto sia significativo il fatto che deve essere portata a termine nel lasso di tempo più breve possibile. Fiom -  Sulla manifestazione della Fiom, in programma nel pomeriggio a Roma: "Occorre moderare i toni, perché il timore che il paese vada in una direzione di spirale di violenza è un fatto molto negativo". In merito alle insurrezioni nelle sedi di Confindustria e al lancio delle uova alla Cisl: "E' necessario bloccare questo meccanismo, condannare chi fa violenza perché se non si fa questo il rischio per il Paese è forte. Siamo già in una situazione economica complessa. Aggiungere a questo un clima di conflitto sociale sarebbe molto grave". .

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