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Sciopero, Francia a secco

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Paese senza benzina ma Sarkozy:"Riapriremo le raffinerie". Disagi per voli e treni internazionali. Studenti bruciano scuola

carlotta mariani
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Aumentano i disagi in Francia. Lo sciopero contro la riforma delle pensioni sta bloccando il Paese che rischia pure l'isolamento. Alla sesta giornata di protesta stanno aderendo, oltre ai lavoratori delle raffinerie, anche i dipendenti degli scali aerei, i conducenti di autobus e treni e gli impiegati delle poste. L'aereoporto di Bourdeaux è rimasto bloccato da alcune centinaie di manifestanti per un paio d'ore provocando la cancellazione di più di un terzo dei voli. Da Lille parte una aereo su tre. Annullati il 50% dei voli a Parigi Orly e il 30% al Charles De Gaulle. Disagi per la prima volta anche per i treni internazionali: fermi quattro Tgv su dieci. Circa 2.500 delle 12.000 pompe di benzina francesi sono rimaste senza carburante ma il governo ha assicurato che le riserve sono sufficienti per varie settimane e che la polizia continuerà a rompere i blocchi ai depositi. Molti scenderanno in piazza anche oggi (previste 266 manifestazioni) e le autorità temono le violenze che si sono verificate già ieri in alcune città. La giornata è iniziata subito male con un gruppo di studenti che ha dato alle fiamme una scuola a Le Mans. Ci sono stati altri scontri tra liceali e polizia nel Paese. A Nanterre, alle porte di Parigi, sono state bruciate alcune auto. Le autorità parlano di 374 scuole in agitazione ma secondo i sindacati di categoria sono più di 1.200. L'approvazione definitiva della legge è spostata a giovedì con il voto al Senato. La riforma ha già avuto il ‘sì' dell'assemblea nazionale. Il presidente francese, Nicolas Sarkozy, sembra tranquillo e ha annunciato misure forti contro il blocco delle raffinerie. Guarda la galley

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