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Gb, austerity senza precedenti: manovra da 113 miliardi

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In pensione a 66 anni dal 2020 e tagli al welfare da 18 miliardi

domenico d'alessandro
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La Gran Bretagna affronta un piano di austherity senza precedenti: mezzo milione di posto di lavoro in meno nel settore pubblico, innalzamento dell'età pensionabile fino ai 66 anni, taglio delle prestazioni del welfare. Il ministro delle Finanze George Osborne presenta il piano e lo fa con la consapevolezza che si tratta delle misure più dure da decenni. Il punto più discusso sicuaramente è quello delle pensioni: entro il 2020 in Gb nel pubblico l'età pensionabile salirà a 66 anni (contro i 65 anni in Italia e i 62 anni su cui stanno discutendo in Francia in questi giorni). Ma questa mossa, ha detto Osborne, "ci permetterà di risparmiare per la fine della prossima legislatura oltre 5 miliardi di sterline l'anno". La manovra, dunque, complessivamente è di 113 miliardi di sterline, un quarto dei quali arriverà dall'aumento delle imposte (in Italia la finanziaria, per un biennio, è di 24 miliardi di euro). Sul welfare ci saranno tagli per 7 miliardi, che vanno ad aggiungersi agli 11 miliardi già decisi a giugno. I posti di lavoro che verranno persi saranno 490mila nei prossimi quattro anni. I sindacati britannici sono sul piede di guerra, ma Osborne ha fatto capire che queste misure sono le uniche attuabili in un periodo come quello attuale. Peraltro la Gran Bretagna ha il pil più alto tra i Paesi del G7 (ammonta all'11%). Gli esperti sono divisi sugli scenari che questa riforma potrebbe aprire per la Gran Bretagna: secondo alcuni si avvicina una nuova fase di recessione, secondo altri quelle adottate sono misure strettamente necessarie.

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