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Terzigno a ferro e fuoco. Il Cav: a posto in 10 giorni

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Discarica alla Protezione civile. Preoccupazione dall'Ue. Notte di violenza con lancio di sassi, fumogeni e cariche della polizia. Arrestato un uomo

carlotta mariani
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"Questa e' la nostra democrazia. State proteggendo i mafiosi. Vergognatevi" ha detto il manifestante mentre bruciava la bandiera italiana.La seconda dall'inizio delle proteste. Gli scontri tra i cittadini e le forze dell'ordine proseguono davanti al centro di raccolta rifiuti di Sant'Arcangelo Trimonte nel Beneventano dove è stato vietato l'ingresso a 7 tur provenienti dal napoletano. Il vertice - La riunione d'urgenza invocata dal premier Berlusconi per parlare della situazione della spezzatura nel napoletano si è conclusa. La gestione della discarica di Terzigno passerà alla Protezione civile.Prima se ne occupava la società Asia di Napoli. Lo ha annunciato il premier Berlusconi che ha negato che dietro le proteste e le violenze di questi giorni ci sia la criminalità. "Prevediamo che in 10 giorni la situazione possa tornare nella norma. Entro dieci giorni dalla discarica di Terzigno non proverranno odori o miasmi, che giustamente hanno preoccupato e preoccupano la popolazione", ha assicurato il premier. Sulle cave che ospitano i rifiuti in Campania "ci saranno prati e boschi. Il sistema delle cave - ha ricordato Berlusconi - è provvisorio, in attesa dei termovalorizzatori che è il sistema usato in tutto il mondo per smaltire i rifiuti. Tuttavia in Campania sono stati individuati come siti per discariche cave inutilizzate, che vengono poi ricoperte da un ampio strato di terra sul quale poi sorgeranno boschi e parchi". Quindi, ha aggiunto il premier, "attraverso qualcosa di utile alla collettività come lo smaltimento dei rifiuti, viene anche risanato l'ambiente ed il territorio laddove si erano aperte delle ferite". Al vertice hanno partecipato il sottosegretario alla Presidenza Gianni Letta, il sottosegretario alla Protezione civile Guido Bertolaso, il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro e i Ministri dell'Economia, dell'Interno e dell'Ambiente. La Prestigiacomo e la Carfagna avrebbero sollecitato la rapida approvazione di un decreto legge sulle compensazioni, illustrato in Cdm, che consentirebbe di finanziare quei comuni interessati dalle discariche. Il governo ha garantito un fondo di 14 miliardi di euro. Il sottosegretario agli Interni, Alfredo Mantovano, a margine del congreso nazionale dei commercialisti a Napoli, ha precisato che gli atti vandalici "non sono frutto dell'azione della cittadinanza, ma di gente che utilizza uno stato di grande disagio sociale per finalità al confine con l'eversione". Secondo Mantovano, all'origine degli scontri ci potrebbero essere filoni di "area antagonista e anarco-insurrezionalista". Preoccupazione europea - Il portavoce del commissario all'ambiente della Ue, Janez Potocnik, parla di "situazione seria" e spera che le autorità italiane risolvano presto la questione dei rifiuti nel napoletano "in maniera adeguata". Violenze notturne - Auto bruciate e capovolte, camion in fiamme, alberi caduti, spazzatura ovunque. È questo lo scenario che domina a Terzigno dove continua la protesta violenta contro la seconda discarica a Cava Vitiello, nel parco nazionale del Vesuvio. Nessun auto compattatore è riuscito a sversare a cause delle barricate alzate dai dimostranti. Nella notte, a Boscoreale cinque mezzi sono stati incendiati dopo aver subito l'assedio da parte di più di 200 persone. Alla rotonda panoramica si sono riuniti un migliaio di manifestanti e un gruppo, quasi tutti giovani, hanno lanciato razzi contro le forze dell'ordine che hanno risposto con lacrimogeni. I dimostranti protestano. “'Ci hanno caricato – dice uno di loro - mentre eravamo nel gazebo allestito sulla strada. Non stavamo facendo niente, abbiamo subito una violenza gratuita”. Notizia confermata dai giornalisti presenti, alcuni dei quali hanno raccontato di essere “stati colpiti da agenti con manganelli e scudi nonostante avessimo specificato di essere lì per lavoro”.  Stessa botta e risposta di lacrimogeni, cariche e petardi anche più a sud della rotonda. Al termine della notte di scontri, una persona è stata arrestata e altre due sono state fermare e poi rilasciate. In manette è finito Gennaro Greco, 52 anni, nato a Terzigno ma residente a Boscoreale. Le accuse sono: adunata sediziosa, detenzione di materiale esplodente, danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale. Parola di Fazio - Il ministro della Salute Ferruccio Fazio, ospite di Unomattina ha assicurato che a Terzigno non ci sono rischi per la salute dei cittadini. L'ho ha dimostrato uno studio del ministero fatto durante l'emergenza rifiuti in Campania del 2008 - 2009. I cattivi odori, "non arrecano danni alla salute" ha spiegato Fazio che ha sottolineato però la pericolosità del "bruciare rifiuti in modo non controllato perché si produce diossina". Il ministro ha poi garantito che "la Regione sta monitorando i livelli di sostanze tossiche, come la diossina, nel latte e negli alimenti" e l'esito dei controlli "è negativo".

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