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Sarah, il giallo della telefonata

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Un anonimo chiamò il 118 per denunciare la presenza del "corpo nudo di una ragazza" in campagna tra Nardò e Avetrana

Eleonora Crisafulli
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Mentre a Taranto e Avetrana proseguono le indagini sulla morte di Sarah Scazzi, un nuovo misterioso dettaglio getta ancora ombre sul giallo. A rivelarlo è il Quotidiano di Taranto. Il 31 agosto scorso, a quattro giorni dalla presunta scomparsa della 15enne, una telefonata anonima sarebbe giunta al 118. "C'è il corpo nudo di una ragazza", diceva qualcuno all'altro capo del telefono, denunciando la presenza di un cadavere fra le sterpaglie, in una zona di campagna tra Nardò e Avetrana. In quella zona si trova il podere dello zio reo confesso Michele Misseri, quel podere in cui è stato trovato, sommerso dall'acqua di un pozzo, il corpo senza vita di Sarah. La registrazione della telefonata, che il responsabile del 118 di Taranto aveva già segnalato ai carabinieri all'epoca, è stata consegnata alla procura ed è finita negli atti delle indagini. Allo stato  - precisa il quotidiano locale - non è chiaro se la chiamata fosse stata presa sul serio dagli investigatori tarantini né è possibile accertare se avesse qualche fondamento. Intanto sono cominciati da circa un'ora gli interrogatori degli abitanti di via Deledda da parte degli investigatori e del sostituto procuratore Mariano Buccoliero alla caserma dei carabinieri di Avetrana. Mariangela Spagnoletti, una delle testimoni che inchioderebbe Sabrina Misseri, effettuerà un sopralluogo con la Buccoliero per le strade della cittadina pugliese.

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