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Vertice Bossi-Fini giovedì

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Conclusa la missione di Berlusconi e il Senatur in Veneto. La promessa: "aiuti immediati e sostanziosi". Berlusconi si sposta all'Aquila dove consegna gli attestati di benemerenza all'Arma

tiziano vanni
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E' ancora emergenza maltempo in Veneto. Si contano i danni e tra i più significativi ci sono quelli all'agricoltura. Le cantine e i vigneti sono allagati. I frutteti e i campi seminati a frumento sono sommersi da acqua e fango. Molti anche gli allevamenti devastati dalle pioggie torrenziali dei giorni scorsi, con migliaia di animali morti affogati. Le zone più colpite sono la provincia di Padova, Vicenza e Verona. E proprio in quelle zone è attesa la visita del premier Silvio Berlusconi e del leader del Carroccio, Umberto Bossi. Il presidente e il Senatur hanno messo da parte le tensioni interne alla maggioranza, che li avevano tenuti impegnati nella giornata di ieri, e sono da poco arrivati in Veneto, a Monteforte d'Alpone, nel Veronese, per il sopralluogo.  Rivolgendosi alla popolazione il premier ha promesso "aiuti immediati e sostanziosi". Gli stanziamenti saranno inseriti nella prossima finanziaria. Non sarà necessario trattenere l'Irpef regionale, come suggerito da Zaia. Ai giornalisti che chiedevano chiarimenti sui rapporti con Fini, il ministro leghista ha risposto: "Mi hanno preso per il collo e io mi metto sull'attenti", dice portandosi la mano alla fronte in segno di saluto militare, "ho il mandato di Berlusconi a trattare con Fini ma anche quello di Fini a trattare con Berlusconi, l'importante è che Fini non si metta a correre". Al termine di un incontro con i sindaci in Prefettura a Vicenza Bossi ha aggiunto: "Sui fondi per il Veneto garantisco io". Nel primo pomeriggio, proprio riguardo il suo ruolo di "mediatore" tra Berlusconi e Fini, si è appreso che il Senatùr incontrerà il Presidente della Camera nella giornata di giovedì. Insieme a Berlusconi e Bossi anche il sottosegretario alla Protezione civile, Guido Bertolaso, e il presidente della Regione, Luca Zaia, commissario per l'emergenza e portavoce della richiesta di fondi per la ricostruzione. Il governatore del Piemonte, Roberto Cota, ha voluto essere presente per portare la solidarietà del Nord Ovest, colpito alcuni anni fa dall'alluvione. I due capigruppo parlamentari del Carroccio, il deputato Marco Reguzzoni e il senatore Federico Bricolo, hanno fatto sapere che si tratta di "un'iniziativa nata dal desiderio di rispondere con azioni concrete a problemi reali piuttosto che alle polemiche politiche degli ultimi giorni". Contestazioni - L'ultima tappa del sopralluogo è Padova. Berlusconi e Bossi sono stati accolti da centinaia di manifestanti, perlopiù giovani dei centri sociali e studenti delle scuole superiori, che hanno scandito slogan contro il premier. Molti fischiano, altri urlano "dimettiti". La manifestazione è tenuta sotto controllo dalle forze dell'ordine che hanno finora evitato qualsiasi degenerazione. Ecco il video: Fondi - Nei prossimi giorni arriverà in Veneto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano e Antonio Tajiani, vicepresidente della Commissione Ue. Tajani ha già fatto sapere che Bruxelles è pronto a stanziare "risorse importanti, alcune decine di milioni di euro (il 2,5% del danno totale)". Si contano al momento danni per almeno un miliardo e servono stanziamenti immediati. Libero ha attivato un canale di solidarietà per la raccolta di fondi da destinare alle popolazioni alluvionate. Il maltempo intanto si sposta al Centro e al Sud. Le regioni più colpite dovrebbero essere Lazio e Campania. Nella notte scorsa mare forza 7 e forti raffiche di vento hanno isolato Capri. Al nord la situazione tende invece a migliorare. In Veneto e in Friuli si registra variabilità e fenomeni sparsi. Berlusconi si sposta all'Aquila - Il premier, a Coppito, ha consegnato gli attestati di benemerenza alle forze operative che si sono distinte durante il sisma e al Capo dello Stato maggiore dell'esercito Giuseppe Valotto: "I Carabinieri sono in assoluto l'istituzione più amata dagli italiani, che li tranquillizza e ci dà tranquillità e sicurezza. Avete fatto un lavoro straordinario, io ho nel cuore l'Arma - dichiara Berlusconi - voglio elogiare il generale per lo straordinario lavoro che l'esercito fa ovunque è chiamato in causa. E voglio ringraziarli per l'impegno nel mondo per i popoli ai quali cerchiamo di garantire la democrazia e la libertà - ancora Berlusconi - davanti alle bare promisi che il governo vi sarebbe stato vicino e quella parola l'ho mantenuta". Il presidente del Consiglio poi apre una parentesi sulla questione tasse: "Se tutti pagassero le tasse, pagheremmo un pò meno. Lo dico forte perchè io credo di essere il primo contribuente - continua il Cav - auspico davvero che questa lotta contro l'evasione fiscale che ha nella Guardia di finanza il suo punto di forza, possa continuare affinchè veramente ci potrà essere una pressione fiscale minore. Se noi riusciremo - conclude il premier - a ridurre l'evasione fiscale, si ridurrebbe la pressione fiscale complessiva e potrebbe esserci una pressione fiscale su ciascuno di noi, onesti pagatori delle tasse". Infine, annuncia una rinunione tra lui, Tremonti, Bertolaso e Zaia, domani a Palazzo Chigi per l'emergenza in Veneto: " decideremo uno stanziamento molto importante: un contributo che puà essere immediatamente utilizzato dalla presidenza della Regione e dai sindaci colpiti" Vertice - Dopo la conclusione del maxi summit fra Silvio Berlusconi e i vertici della Lega Nord a Villa San Martino di Arcore, il partito di Umberto Bossi fa sapere: "Andiamo avanti, c'è piena sintonia Bossi - Berlusconi". Federalismo prima di Natale -Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, secondo quanto si apprende in ambienti parlamentari della maggioranza, garantisce a Umberto Bossi che tutto il pacchetto sul federalismo sarà approvato prima delle feste natalizie. Entro mercoledì, si apprende poi in ambienti della commissione bicamerale, sarà dato il parere in merito al decreto legislativo sui fabbisogni standard di comuni e province. Decreto che potrebbe quindi tornare al vaglio del Cdm, per l'approvazione definitiva, già in settimana. Il "Carroccio" si riunisce - La Lega si era riunita qualche ora fa nella sede milanese di via Bellerio, per una disamina della situazione politica e poi si era spostata ad Arcore. Naturalmente hanno risposto tutti presenti all'appello del Senatur, infatti, si sono visti ucire dalla sede leghista, il Ministro Maroni, che ha disertato persino la riunione, a Bruxelles, del consiglio Affari Interni dell'Ue per essere presente; il ministro per la Semplificazione Normativa, Roberto Calderoli, il governatore del Piemonte, Roberto Cota, i capigruppo di Senato e Camera, Federico Bricolo e Marco Reguzzoni e la vice presidente del Senato Rosy Mauro. Il vertice, seguito all'attacco di Fini - Ieri il leader di Futuro e Libertà, ha attaccato duramente la Lega, che rimane l'ultimo alleato del premier Berlusconi: "Non c'è in nessuna parte dell'Europa, e lo dico a ragion veduta, un movimento politico come il PdL che sui diritti civili è così arretrato culturalmente a rimorchio, anche qui, della peggior cultura leghista". Parole pesanti, che si aggiungono alle accuse di "partito egoista", rivolte alla Lega: "Se a Terzigno per esprimere una   protesta si arriva a bruciare il tricolore, e quindi a compiere   vilipendio del simbolo dell'unità dell'Italia, - sottolinea Fini -  vuol dire che si sono   sottovalutate le conseguenze di un egoismo strisciante della Lega".  Casini -  "Chiedo a tutti: serve aggiungere un posto a tavola ad una cosa che non funziona, o serve qualcosa di diverso che non faccia solo spot? Mi rifiuto per un ministero di vendere le mie idee politiche".

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