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Avetrana, Ivano: "Dissi a Sabrina di rivestirsi"

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Si rafforza il movente della gelosia: il ragazzo respinse l'amica sei giorni prima dell'omicidio di Sarah

Eleonora Crisafulli
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Giovedì il tribunale del riesame di Taranto deciderà sulla scarcerazione di Sabrina Misseri, la 22enne di Avetrana accusata del sequestro e dell'omicidio della cugina Sarah Scazzi. L'udienza di ieri è stata rinviata per consentire alla difesa di prendere atto dei documenti presentati dalla pubblica accusa. Tra le carte anche la testimonianza di Ivano, il ragazzo che avrebbe fatto scatenare la gelosia di Sabrina nei confronti della vittima. Il 20 ottobre Ivano ha raccontato agli investigatori che la 22enne il 20 agosto tentò di allacciare una relazione con lui. I due si appartarono in auto alla periferia di Avetrana, lei si spogliò ma lui la respinse. Dopo quell'episodio i rapporti tra Sabrina e Sarah sarebbero precipitati. Liti continue, anche in pubblico. La signora Anna P., in tempi non sospetti, avrebbe raccolto uno sfogo disperato di Sabrina. Fra le testimonianze prodotte dall'accusa, peraltro, ci sono pure quelle di due amiche che avevano raccontato di come Sarah prendesse in giro la cugina: "Sarah diceva in paese che Ivano aveva scaricato Sabrina". Vertice tra inquirenti e investigatori - Intanto, al Tribunale di Taranto è in corso un vertice operativo tra il comandante provinciale dell'Arma dei Carabinieri di Taranto Giovanni Di Blasio, il comandante del reparto operativo, colonnello Antonio Russo, gli ufficiali della Polizia giudiziaria in servizio in Procura, luogotenenti Giovanni Baldaro e Antonio Calò, insieme al sostituto procuratore titolare delle indagini Mariano Buccoliero. Nelle prossime ore gli investigatori potrebbero chiamare qualcuno in qualità di persona informata sui fatti.

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