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Zamparini contro gli arbitri: "Vendo il Palermo"

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Dopo la sconfitta a Milano, il presidente rosanero critica il mondo pseudosportivo dove i valori sono spariti e ragnano i poteri economici

Eleonora Crisafulli
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Dopo la sconfitta di ieri a Milano, il patron del Palermo Maurizio Zamparini vuole vendere. Il presidente rosanero, senza mai fare riferimento esplicito al direttore di gara Luca Banti, in una nota punta l'indice contro un sistema governato ormai dai "poteri economici e mediatici di tre - quattro club". La nota - "Ho dato l'incarico di individuare un advisor (banca o altro) cui affidare l'incarico della vendita delle quote della società di calcio del Palermo", scrive Zamparini: "La mia decisione è 'netta' anche nella sofferenza che provo lasciando una tifoseria bellissima come quella palermitana con la quale sono legato da profondo e reciproco affetto. Certamente la nuova proprietà della società dovrà essere di livello tale da garantire il mantenimento degli obiettivi: di un grande club. Il tutto è dovuto dal fatto che mi sento ed esco sconfitto da un mondo pseudo - sportivo, dove, malgrado la mia lotta ultra venticinquennale, i valori sportivi sono sempre più spariti e dove regnano i poteri economici e mediatici di 3 - 4 club che solo fra loro vogliono con ogni mezzo dividersi gli scudetti". Zamparini si è detto "stanco di lottare" anche per la sua "non tenera età": "Spero di lasciare il timone a personaggi più giovani che abbiamo l'entusiasmo e la forza per fare, lottare e cambiare in meglio dove io non sono riuscito: riportare il mondo del calcio nell'ambito dello Sport e dei suoi valori veri, assicurando gare dove con reciproche garanzie di equità e lealtà sportiva possano sempre vincere ad armi pari e i migliori".

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