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Gioia Tauro, sequestro record di cocaina

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Nucleo investigativo di Roma intercetta container con 10 quintali di "polvere bianca"

domenico d'alessandro
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Un enorme sequestro di cocaina nel porto di Gioia Tauro. I Carabinieri del Nucleo investigativo di Roma hanno intercettato un carico da 10 quintali di "polvere bianca" purissima all'interno di un container posto su una nave mercantile proveniente dal Brasile. La droga era nascosta in carrelli trasportatori per uso agricolo. Si tratta del più ingente sequestro di cocaina eseguito in Italia negli ultimi 15 anni: il valore della droga sequestrata si aggira sui 200-250 milioni di euro. Probabilmente era destinata, oltre che al mercato italiano, anche a quello del centro e del nord Europa. Per intercettare la droga (probabilmente di origine colombiana) è stato utilizzato uno scanner di ultima generazione che ha rilevato delle anomalie tra il metallo dei tubi dei carrelli trasportatori e le sostanze contenute all'interno. I Carabinieri, dunque, hanno proceduto a ulteriori controlli. "A metterci sul chi vive - ha spiegato in una conferenza stampa Lorenzo Sabatino, comandante del Nucleo investigativo - è stata la documentazione di viaggio del container, risultata falsa e incompleta. E quando lo scanner ha confermato i nostri sospetti, abbiamo aperto i tubi: ci sono voluti la fiamma ossidrica e un'intera giornata di lavoro, ma alla fine abbiamo estratto mille panetti da un chilo". Secondo il procuratore aggiunto della Dda di Roma Giancarlo Capaldo, "è presto per far ipotesi su eventuali collegamenti con la 'ndrangheta, anche se la movimentazione di un carico simile comporta la necessità di avere degli appoggi locali: resta da capire se tali eventuali appoggi debbano essere ricercati all'interno di una rete criminale organizzata". Tutti, però, concordano sulla portata "storica" del sequestro odierno: "Uno dei maggiori in Europa", hanno affermato gli investigatori.

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