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I pregiudizi su Milano finiscono in una cartina

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Sul web la mappa della città tra ironia, razzismo e volgarità. Dite a Libero se anche voi la pensate così

Giulio Bucchi
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A Milano c'è posto per tutti. Modelle e ronciosi, ex giornalisti e industrialotti, puttane vecchie e zingari. Ognuno di loro ha una zona dove sentirsi a casa, tra i propri simili. Un intero quartiere, addirittura. A rivelarlo è una cartina della città che spopola sulle banchine della metropolitana meneghina e sul web. Scherzo pesante, passatempo di un sociologo in libera uscita o fotografia più attuale di qualsiasi saggio? Difficile dirlo, certo è che l'ironia va a braccetto con volgarità e stereotipi razzisti. Nella mappa socio-geografica dei pregiudizi, per esempio, chi abita nella zona universitaria compresa tra le fermate del metrò tra Conciliazione e Sant'Agostino si ritroverà bollato come "professore" o "ebreo", più in generale come "tristezza". Peggio va a chi vive per volontà o necessità nell'estrema periferia Ovest della Madonnina, tra Parco di Trenno e Baggio: lì è addirittura "Morte civile", "Ratti", "Depressione". Non si salva nemmeno il centro: Duomo e corso Vittorio Emanuele sono semplicemente lo "struscio", corso Buenos Aires è patria di "meridionali con le Hogan", piazza Repubblica è la casa dei calciatori. Più ci si allontana, e più ci si imbatte in negri, sudamericani, ecuadoregni, filippini, cinesi, trans, operai morti, rom. A San Donato, estremo Sud ad un passo dall'autostrada, c'è solo "roba rubata" e "puzza di gas". E pazienza se la metropoli, nella realtà, sia molto di più di questo semplice puzzle di tessere separate le une dalle altre. Il giochino non è molto diverso da quello che sul web ha fatto la sua comparsa da tempo, dalla mappa del "Mondo secondo il Vaticano" (per cui l'Italia è "Regno papale" e la Spagna "Terra santa occupata da gay") e il "Mondo visto dagli Usa (il Belpaese, manco a dirlo, è "Mafia" e basta). Le vostre mappe - Non rimane che sapere cosa pensate delle vostre città. Milano è davvero così?. Roma, Napoli, Torino, l'Italia sono davvero una cartina di pregiudizi e stereotipi? Mandate i vostri commenti e le vostre mappe a [email protected].

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