Cerca
Cerca
+

La Mussolini: "O scuse da Mara, o niente fiducia"

default_image

"Non posso votare per un governo dove un ministro insulta le donne". E la Carfagna tratta con il premier: "Si può ricucire"

Giulio Bucchi
  • a
  • a
  • a

Alessandra Mussolini non ha affatto gradito quel 'vajassa' con cui l'ha apostrofata Mara Carfagna. "O mi chiede pubblicamente scusa, o io non voto la fiducia il 14 dicembre". La dichiarazione della Mussolini sarà trasmessa questa sera dal telegiornale de La 7. "Avevo posto alla Carfagna una questione politica", ha aggiunto, "e come risposta ho avuto un insulto". Così anche la Mussolini minaccia di ostacolare i lavori dell'esecutivo e annuncia di non voler accordare la sua fiducia "a un governo dove c'è un ministro per le Pari Opportunità che insulta le donne". TRATTATIVA TRA MARA E IL PREMIER - "Se Berlusconi mi ascolta, torno". Mara Carfagna ha iniziato nella mattinata di lunedì il percorso di riavvicinamento al premier e al Pdl all'indomani dell'annuncio delle sue dimissioni dopo il voto di fiducia del 14 dicembre. Intervistata da Repubblica, il ministro delle Pari Opportunità ribadisce: "La misura era colma. Ho fatto la mia scelta e sono obbligata ad andare avanti. Quale sarebbe l'alternativa? Vivacchiare, facendo finta di niente? No, mi dispiace, non mi interessa". L'allontamento volontario sarebbe "una questione di dignità" ma, aggiunge la Carfagna, "non voglio la rottura a tutti i costi. Sono disponibile a ricucire, purchè arrivino risposte concrete". Ci sono ancora questioni reali che separano il ministro dal Pdl. Innanzitutto il "termovalorizzatore di Salerno" che rischia di "non essere fatto". Dopo le offese volate tra Carfagna e Alessandra Mussolini, insomma, la questione-Campania è ancora la più calda. "Lì il partito è governato con sistemi dittatoriali - accusa - ed è chiaro che su questo c'è stata una sottovalutazione. Sono delegittimata. Perché ci sono altri che contano. Perchè sono donna e vorrei vedere cosa sarebbe accaduto se le stesse questioni le avesse sollevate un uomo". LA LETTERA DI CIRIELLI - Sul sito Dagospia è apparsa la lettera, scritta da Edmondo Cirielli, presidente della Provincia di Salerno e sottosegretario alla commissione Difesa della Camera. Cirielli ha scritto ai deputati Pdl per "denunciare" l'avvicinamento del ministro delle Pari Opportunità al Fli in Campania. Una volta appreso del documento, la Carfagna si sarebbe lamentata con il coordinatore del Pdl Denis Verdini esponendogli anche la propria volontà di dimettersi. LE REAZIONI- Intervistato dal direttore di Libero Maurizio Belpieto a Mattino 5, il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro ha commentato: "Mara Carfagna è un otttimo ministro di un governo che sta operando molto bene, però è anche un'energia e una risorsa per la Campania. Ha posto dei problemi interni al nostro territorio, è giusto darle una risposta, credo che solo il presidente Berlusconi può fare una sintesi". Ignazio La Russa ha sottolineato come "il problema Cosentino (coordinatore del Pdl in Campania, ndr) esiste, ma Mara deve essere prudente". E il ministro degli Esteri Franco Frattini si rivolge a Berlusconi: "Ascolti il grido di dolore della Carfagna".

Dai blog