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Aids, la pillola che abbatte il numero di contagi

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Un nuovo farmaco, il Truvada, riduce del 44% i casi di infezione. Unaids: "In 10 anni -20% di infettati"

domenico d'alessandro
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Una miscela di due farmaci ha dato vita alla pillola su cui stanno convogliando le speranze dei medici che, da anni, lottano per trovare una cura contro l'Aids. Questo nuovo farmaco, chiamato Truvada, è riuscito a ridurre del 44% i casi di infezione da Aids in un campione di popolazione maschile ad alto rischio di contagio. Secondo gli autori della ricerca, la sua assunzione quotidiana fa crollare i rischi di infezione da Hiv di oltre il 70% tra gli uomini che ne hanno fatto un uso regolare per due anni. La scoperta, annunciata sul New England Journal of Medicine, sarebbe la prima che riesce a dimostrare come la malattia possa essere evitata grazie ad un farmaco preventivo. Il test è stato condotto da un'equipe internazionale di medici su circa 2500 gay, transgender e maschi bisessuali. Il Truvada è il frutto della "combinazione" di due altre molecole della Gilead Sciences Inc, tenofovir e l'emtricitabina, già usati da anni nel trattamento delle infezioni da Hiv. Buone notizie giungono anche dal rapporto 2010 dell'Unaids, il Programma congiunto delle Nazioni Unite sull'Hiv-Aids, l'agenzia dell'Onu che sovrintende e controlla la lotta contro il virus. Secondo questo dossier, i contagiati nel mondo sarebbero 33,3 milioni, di cui 2,6 ammalatisi nel 2009. Il dato è però in calo rispetto a dieci anni fa: nel 2001, infatti, l'incremento era stato maggiore di circa il 19-20%. Secondo Michael Sidibe, direttore esecutivo di Unaids, "ci sono un numero minore di pazienti che sono contagiati dall'Hiv, e un numero minore di coloro che muoiono di Aids. Tuttavia non siamo ancora al punto da poter affermare 'Missione compiuta'".

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