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'Ndrangheta, 77 arresti. In manette un colonnello

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Catanzato, blitz Dda: a casa del carabiniere armi ed esplosivo. Arrestati 5 imprenditori

Andrea Tempestini
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Nuovo successo sul fronte della lotta alla criminalità organizzata. Sono ben 77 gli arresti della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro. In manette altrettanti soggetti appartenenti ad una organizzazione di trafficanti internazionali di droga. Nella stessa operazione, condotta da carabinieri e Guardia di Finanza sono state sequestrati beni per 200 milioni di euro, liquidità di cui disponeva l'organizzazione. L'operazione, oltre alla Calabria, ha coinvolto altre regioni, tra le quali Trentino Alto Adege, Veneto ed Emilia Romagna. In manette un colonnello - Tra i fermati spicca il nome di Luigi Verde, colonnello dei Carabinieri in servizio a Bolzano e arruolato nei ruoli logistici dell'arma. Nella sua abitazione sarebbero state trovate, secondo quanto hanno riferito da investigatori e inquirenti, armi da guerra ed esplosivo. L'ufficiale, secondo quanto è emerso dalle indagini, avrebbe avuto un ruolo, in particolare, nei trasporti di droga. L'organizzazione criminale faceva capo alle cosche Muto e Chirillo, affiliate alla 'ndrangheta, ed aveva la sua base operativa a Cetraro (Cosenza), il paese della costa tirrenica base operativa di Muto.  Tra gli arrestati ci sono anche cinque imprenditori. Il trasporto di cocaina - Secondo quanto trapelato, le cosche stavano cercando di cambiare le modalità di trasporto della cocaina, "importata" dal Sudamerica. Gli esponenti delle organizzazioni criminali avrebbero in alcune circostanze abbandonato il sistema classico, quello del trasporto via container che sbarcavano a Gioia Tauro, per sostituirlo con gli aerei. Nel marzo del 2009, all'aeroporto di Roma, sono stati sequestrati 56 chilogrammi di cocaina pura. Una buona prova circa il nuovo metodo dei narcotrafficanti.

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