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Parla Assange: "Indietro rispetto tabella di marcia"

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Mr Wikileaks al "Guardian": "Chiedere la mia morte è un crimine". Nuovo mandato d'arresto dalla Svezia

domenico d'alessandro
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Era annunciata per le 14 la sua videochat esclusiva in diretta sulle pagine del Guardian. Invece tutto il mondo lo aspettava e i contatti hanno fatto andare in tilt il sito. Tanto che Julian Assange, per parlare, ha dovuto rispondere in forma scritta alle decine di commenti arrivati al quotidiano britannico. Delusione per tutti quelli che volevano rivederlo, soddisfatti invece quelli che aspettavano chiarimenti sui dossier che stanno facendo tremare i governi mondiali, soprattutto quello americano. LA TABELLA DI MARCIA - "Siamo ancora indietro rispetto alla tabella di marcia. Stiamo adottando le precauzioni appropriate, nella misura in cui ciò sia possibile avendo a che fare con una superpotenza", ha esordito, confermando quanto già detto negli scorsi giorni, che i suoi dossier saranno pubblicati di giorno in giorno per alcune settimane. Ma ha anche confermato, con queste parole, di aver ricevuto pesanti minacce - tra cui alcune alla sua vita - da quando ha inaugurato questo modo "spregiudicato" di fare giornalismo. LA WIKI-TALPA - Secondo alcune fonti giornalistiche americane, la talpa del signor Wikileaks un certo Bradley Manning, descritto come un soldato americano nonché ben predisposto a rivelare indirizzi e nomi e quant'altro serva per favorire la causa. Secondo Assange, "se è vero, come sostenuto dal Pentagono, che il giovane soldato è dietro alcune delle nostre informazioni più recenti, allora è senza dubbio un eroe senza pari". I NEMICI - Molti sono i nemici che si è conquistato con la sua nuova azione. Uno di queste è l'ex consigliere del primo ministro canadese, Tom Flanagan, secondo cui Assange dovrebbe essere assassinato. Non s'è fatta attendere la reazione dell'uomo più ricercato del mondo (escluso, forse, Bin Laden): "E' giusto che Mr Flanagan e altri che hanno rilasciato veramente queste dichiarazioni siano incriminati per incitamento all'omicidio". L'australiano Assange ha anche affermato che è proprio l'Australia a "lavorare attivamente per aiutare il governo degli Stati Uniti ad attaccare me e le persone a me vicine". Nonostante la grande nostalgia nei confronti del suo Paese, difficilmente tornerà lì: "Nelle ultime settimane il primo ministro australiano, Julia Gillard, e il procuratore generale, Robert McClelland, hanno detto che il mio ritorno è impossibile". DOSSIER SUGLI UFO - "Un mucchio di svitati ci inviano mail sugli Ufo o su come abbiano scoperto di essere l'anticristo, ma per ora non hanno rispettato le nostre due regole fondamentali: che i documenti siano di fonte terza e che siano originali. Va notato che in alcuni documenti ancora inediti vi sono in effetti dei riferimenti agli Ufo", ha concluso il giornalista. BLACK OUT AD OPERA DI UNO STATO - Il legale di Julian Assange ha intanto detto che "probabilmente è uno Stato" il responsabile del recente black out di wikileaks.org. Questo Paese avrebbe "preso il controllo di centinaia di milioni di computer vulnerabili nel mondo e li ha fatti collegare contemporaneamente a Wikileaks" originando "milioni di richieste fantasma per secondo". LA SVEZIA VUOLE ARRESTARLO, L'ITALIA LO ESALTA - La Svezia, intanto, ha diffuso un nuovo mandato d'arresto internazionale per Julian Assange. L'accusa, nei suoi confronti, è nuovamente di aggressione e stupro. Il nuovo provvedimento sarebbe motivato da passi avanti nell'indagine ottenuti grazie alla collaborazione tra la polizia svedese e quella britannica. In Italia, intanto, un sondaggio di Affari Italiani e Swg fa emergere un risultato clamoroso: secondo il 64% degli italiani Julian Assange è un benefattore, quasi un Robin Hood del terzo millennio. "Ruba ai ricchi per dare ai poveri".

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