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Dimissioni e Silvio-bis? Alfano parla chiaro: mai

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Il Guardasiglli: "Fini, Casini, Rutelli incompatibili". Linea dura di Gianfranco: "Berlusconi se ne vada"

Andrea Tempestini
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"L'ipotesi di dimissioni di Berlusconi non è tra quelle contemplate né immaginate e conseguentemente l'ipotesi di un Berlusconi bis non esiste". Queste le parole scelte dal ministro della Giustizia, Angelino Alfano, e rese ai giornalisti in Transatlantico, alla Camera. La frase del Guardasigilli lasciano poco spazio ai dubbi. "ADDENDI INCOMPATIBILI " - "Siamo convinti che da qui al 14 i famosi 317 si assottiglieranno per una ragione politica: perchè 317 è un'addizione tra Casini, Bersani, Fini e Di Pietro e gli addendi sono incompatibili e la somma non regge. Berlusconi non si dimette e abbiamo ragioni di ottimismo per dire che il 14 ci sarà la fiducia alla Camera. Berlusconi non si dimette perchè è stato votato da 13 milioni e seicentomila cittadini e tra questi non sono molti quelli che hanno presentato una mozione di sfiducia", ha proseguito Alfano. CAPEZZONE CONTRO BOCCHINO - Per il portavoce del Pdl, Daniele Capezzone, "quelli che dicono a Silvio Berlusconi 'Dimettiti, e poi sarai reincaricato', formulano una proposta che assomiglia a un vero e proprio trappolone contro il premier". Ovvio il riferimento a quanto affermato mercoledì da Italo Bocchino, capogruppo futurista alla Camera. Capezzone poi aggiunge: "Intanto, non si capisce perché il vincitore delle elezioni dovrebbe fare un passo indietro. E poi, è fin troppo evidente che gli improvvidi presentatori della mozione di sfiducia oggi sono in grave difficoltà, numerica e politica, e quindi vorrebbero che fosse lo stesso Berlusconi a togliere le castagne dal fuoco per loro". Contro Italo è sceso in campo anche il titolare del Viminale, Roberto Maroni, che non ha dimostrato particolare entusiasmo per la proposta su crisi pilotata e Berlusconi-Bis in 72 ore. "Gli incarichi, mi pare li dia ancora il Presidente della Repubblica, non un parlamentare", ha tagliato corto il leghista. BARBARESCHI: "CHI NON VOTA SFIDUCIA PAZZO IRRESPONSABILE" - La prima reazione dei futuristi porta la firma del nuovo ultrà, Luca Barbareschi. Per l'ex conduttore "non è cambiato nulla: si vota la sfiducia e chi pensa di non farlo è un pazzo irresponsabile. Su questo siamo tutti coesi". Barbareschi ha così riassunto l'esito del vertice di Fli con Fini. Poi il deputato è tornato sulla cosiddetta compravendita di parlamentari: "Esiste, e la cosa più vergognosa è la mancanza di serietà di Berlusconi che crede, per quanto ci riguarda, di avere a che fare con persone in vendita. Dovrebbe invece ammettere di aver sbagliato, mentre è chiaro che la sua logica è quella di muoia Sansone con tutti i filistei". IL VERTICE FLI - Giovedì mattina si è tenuta la riunione della pattuglia futurista. Il loro leader, Gianfranco Fini, ha convocato i vertici del partito e i coordinatori regionali per serrare le fila in vista del 14 dicembre. All'incontro erano presenti tutti gli esponenti di punta di Fli, da Italo Bocchino Carmelo Briguglio, Fabio Granata, Adolfo Urso, Benedetto Della Vedova, Vincenzo Consolo, Di Biagio, Viespoli, Moffa, Raisi e Barbareschi. A capotavola ovviamente Fini, che ha ribadito la linea dell'intransigenza in vista del voto di sfiducia: "Dimissioni del premier per poi aprire un ragionamento sul da farsi". TERZO POLO? - Il neonato "terzo polo", con gli accenni di trattativa che sono arrivati dai finiani, sembra essere nato zoppo: rischia di essere già morto pochi giorni dopo la sua simbolica fondazione. Cresce la sensazione che Silvio possa farcela, e in quel caso, per Fini, potrebbe essere la fine politica: fuori dal centrodestra e schiacciato sulle posizioni di Rutelli e Casini. I SONDAGGI - Infine, a spaventare la pattuglia futurista ci si mettono anche i sondaggi, che vedrebbero Fli sotto al 5 per cento se le elezioni si svolgessero oggi. Una quota che si tradurrebbe in meno di 30 deputati alla Camera. Poca roba, insomma. Numeri che invitano a quella prudenza che una nuova e sorprendente versione del pasdaran Bocchino, nelle ultime ore, sta cercando di inseguire. 

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