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LE PROSPETTIVE. Se cade, Silvio ha pronto il bis

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L'idea del premier: nuovo governo a febbraio con l'Udc. Anche la Lega sarebbe d'accordo

Giulio Bucchi
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Queste le strategie "annunciate" dai principali partiti in Parlamento PDL: fiducia o elezioni anticipate LEGA: fiducia ampia o elezioni anticipate FLI: sfiducia e governo di responsabilità nazionale nell'ambito del centrodestra UDC: sfiducia e governo di responsabilità nazionale PD: sfiducia e governo di responsabilità nazionale IDV: sfiducia ed elezioni anticipate Silvio Berlusconi ha già preparato il piano B in caso di sfiducia oggi alla Camera o di vittoria di (troppo) stretta misura. Nel primo caso, il premier salirà al Colle e rassegnerà le proprie dimissioni. A quel punto la palla passerà al presidente della Repubblica Napolitano, ma il leader Pdl chiarirà la propria intenzione di tornare alle urne. Nella seconda ipotesi, si sta facendo strada l'idea di due mesi di "stand by", o meglio di trattative, che dovrebbero portare l'Udc ad aderire ad un nuovo governo a febbraio. Dopo, cioè, l'approvazione dei decreti sul federalismo fiscale. A quel punto anche la Lega, contraria oggi all'ingresso di Casini al governo, potrebbe cedere un po'.

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