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Federalismo fiscale, accordo tra Governo e Regioni

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Intesa nella Conferenza. Il Presidente Errani: "Siamo solo all'inizio". Cota: "Fatto epocale"

domenico d'alessandro
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Il Governo e le Regioni si sono accordate sul decreto attuativo del federalismo fiscale. L'ok all'intesa sul provvedimento che riguarda fisco regionale e costi standard sulla sanità è arrivato durante la Conferenza Unificata che si è tenuta giovedì a Roma. Al vertice erano presenti i presidenti della Basilicata Vito De Filippo, della Campania Stefano Caldoro, dell'Emilia Romagna Vasco Errani, del Lazio Renata Polverini, della Liguria Claudio Burlando, del Piemonte Roberto Cota, e della Toscana Enrico Rossi. Nella serata di mercoledì si era svolto un incontro tra le Regioni e i ministri Raffaele Fitto e Roberto Calderoli, a capo rispettivamente dei Dicasteri per i rapporti con le Regioni e per la Semplificazione. LE REAZIONI - Secondo Errani, presidente della Conferenza delle Regioni (nella foto), "è stato fatto un passo avanti ma siamo solo all'inizio di un percorso. Abbiamo evitato una situazione gravissima, per senso di responsabilità delle Regioni, per esempio sul trasporto pubblico locale. Ma resta da verificare - ha affermato il presidente - la concretizzazione di un federalismo sostenibile per dare vita a una nuova unità". Secondo il presidente del Piemonte Roberto Cota "l'intesa appena raggiunta è un fatto epocale, sono molto soddisfatto. È molto positivo il fatto che tutte le Regioni abbiano dato parere favorevole. Questo federalismo cambia fondamentalmente le cose - ha proseguito - le Regioni conquistano la propria autonomia, fondamentale per gestire le proprie politiche. Cessa così il ricorso alla finanza derivata". "L'accordo sul trasporto pubblico locale, intervenuto oggi tra il Governo e le Regioni, nell'ambito della più ampia intesa sul federalismo fiscale, è positivo e rispecchia il lavoro e l'attenzione che abbiamo riservato al settore": lo ha affermato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli.

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