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Belpietro e Feltri, finalmente: "Attenti a noi due"

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A Libero inizia l'era dei due direttori-editori / GUARDA LA CONFERENZA E IL SALUTO AI LETTORI

Andrea Tempestini
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Vederli nuovamente seduti fianco a fianco fa un certo effetto. Maurizio Belpietro e Vittorio Feltri, in conferenza stampa a Milano, hanno dato il via al nuovo corso di Libero: Belpietro rimane direttore responsabile, ma nel quotidiano che fondò nel 2000 torna Feltri, che assume il ruolo di direttore editoriale. La nuova versione di Libero, spiegano, "sarà un giornale di opinione" capace anche, nel caso, di criticare il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Lo ha spiegato Feltri, aggiungendo con ironia una battuta sul "valore aggiunto" del nuovo corso: "Potremo essere berlusconiani, o antiberlusconiani se ci garberà, senza essere pagati da lui. Siccome in Italia sono tutti pagati da Berlusconi, anche chi scrive per Mondadori o chi fa il regista, noi saremo gli unici a non esserlo. E se qualcuno dirà il contrario gli faremo causa". I due direttori, infatti, saranno direttori-editori, con una quota del 10% a testo, con l'ambizione di poterla anche aumentare. "A novembre Libero ha venduto   centomila copie, il nostro obiettivo", ha spiegato Maurizio Belpietro, "è vendere una copia in piu".  Il direttore responsabile ha poi spiegato "che ci sarà un rafforzamento della parte internet. Abbiamo deciso di puntare  sul web mentre era già stato deciso uno snellimento del numero delle   pagine a causa del costo della carta". Non è mancata, infine, una battuta di Feltri sulla "concorrenza". "Sono andato via da un giorno e già Il Giornale mi sta sui coglioni". Il direttore responsabile ha negato, divertito, di aver cercato di "conquistare" il quotidiano fondato da Indro Montanelli: "Figuratevi, pensare di farsi dare qualcosa da Berlusconi è una follia". Guarda la conferenza stampa Ascolta un estratto delle risposte alle domande dei giornalisti      Ascolta il saluto di Belpietro e Feltri ai lettori.

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