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Sacconi: "Disoccupazione? Colpa anche di cattivi maestri e cattivi genitori"

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Per il ministro del Welfareè necessario "rivalutare lavoro manuale". Su Mirafiori: "Accordo che farà scuola"

Andrea Tempestini
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Le ragioni dell'alta disoccupazione in Italia? Un ruolo, secondo il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, ce l'hanno anche i "cattivi maestri" e i cattivi genitori". Per il ministro è necessario rivalutare "il lavoro manuale, l'istruzione tecnica e professionale evitando che una scelta liceale sia fatta per sola convenzione sociale e magari non vedendo che un govane ha l'intelligenza nelle mani". "FONDAMENTALE INVESTIRE NELLE COMPETENZE" - giovani, ha proseguito, "sono certamente particolarmente esposti alla disoccupazione soprattutto perché‚ pagano il conto di cattivi maestri e qualche volta di cattivi genitori, perché‚ distratti e cattivi maestri che li hanno condotti a competenze che non sono richieste dal mercato del lavoro". Per il ministro la risposta "fondamentale" non può che essere "quella dell'investimento nelle conoscenze, nelle competenze, dalla scuola all'università, alla formazione che si deve realizzare in particolare dalla scuola al lavoro. L'orientamento delle scelte educative è un momento importantissimo. Noi cerchiamo di aiutarlo rafforzando le informazioni sul mercato del lavoro, un programma che realizziamo con le camere di commercio e che a regime ogni tre mesi su base provinciale darà informazioni sulle competenze attualmente e prospetticamente chieste dal mercato del lavoro". "MIRAFIORI? FARA' SCUOLA" - L'accordo firmato a Mirafiori non è si può definire "scellerato" poiché assicura l'investimento di Fiat e aumenta gli stipendi ai lavoratori. Ad affermarlo il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, che definisce l'intesa un caso che potrà fare "scuola per dire che non esiste una tara unica nella regolazione dei rapporti sindacali e nella organizzazione del lavoro". "RIFORMARE STATUTO LAVORATORI" - "All'interno di cornici di carattere generale inevitabilmente leggere", ha proseguito Sacconi, "l'azienda è destinata ad essere il luogo nel quale si stabiliscono accordi che devono consentire alle parti di condividere le fatiche ma anche i risultati". La stessa intenzione del governo di riformare lo statuto dei lavoratori va in questa direzione: "Ipotizzando che una parte di quelle disposizioni, che non attengono a diritti fondamentali della persona, possano essere adattate dalle parti sociali negli accordi di azienda, settore o territorio". A Mirafiori, secondo il ministro, sono stati assicurati l'investimento dell'azienda e un aumento dei salari "perché il contratto siglato è migliore di quello nazionale dei metalmeccanici. Quindi", si interroga Sacconi, "come si può chiamare scellerato un accordo che ha queste caratteristiche ed è stato firmato dalla grande maggioranza delle organizzazioni sindacati?".

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