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Bilancio del Fmi: "Ripresa globale a due velocità"

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Parla Blanchard: "Bene i paesi emergenti. Concentrarsi sul riequilibrio"

Cristina Dei Poli
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Difficoltà e problemi da risolvere per un'Europa che cerca faticosamente da uscire dal fango della crisi economica. Olivier Blanchard, capo economista del Fondo Monetario Internazionale, ha parlato a New York intervistato dai redattori dell'Imf  Survey, una pubblicazione interna dell'Fmi. Il messaggio è chiaro: "La crisi non è finita". NECESSITA' DI RIEQUILIBRO E DI CORREZIONI - "Una ripresa economica globale a due velocità. Una crescita debole nelle economie avanzate, a malapena sufficiente per abbattere la disoccupazione e nei mercati emergenti le sfide poste dal successo, compreso il modo per evitare un surriscaldamento dell'economia e sul come gestire un forte afflusso di capitali". Ad affermarlo è il capo economista dell'Fmi, Olivier Blanchard, che sottolinea la necessità che i paesi "continuino a concentrarsi sul riequilibrio delle loro economie il prossimo anno". Per Blanchard, infatti, "senza questo riequilibrio economico non ci sarà alcun recupero sano". "Non c'è dubbio che un certo numero di paesi in Europa dovranno realizzare lunghi e difficili aggiustamenti macro-economici. Nella maggior parte dei casi avrebbero dovuto farli anche senza la crisi. La crisi globale ha reso solo le cose più difficili", continua Blanchard. BENE I PAESI EMERGENTI  - Nelle economie avanzate, sottolinea Blanchard, "i danni" legati alla crisi sono stati "molto più profondi" rispetto a quelli subiti nei paesi emergenti. Nelle economie progredite, rileva, "il sistema finanziario è stato gravemente colpito" e ora bisogna "correggere gli eccessi del passato". I paesi in difficoltà non dovrebbero esitare a farsi aiutare ricorrendo a programmi messi in atto da Fmi e Ue. Lo ha dichiarato Blanchard, secondo cui altri paesi europei dovrebbero farsi aiutare come la Grecia o l'Irlanda. "Capisco la reticenza dei paesi a chiedere un programma comune dell'Ue e dell'Fmi, ma programmi di questo tipo possono aiutare". TRASPARENZA E REGOLE CHIARE - "I timori attuali legati al sistema bancario in Europa sono esagerati ma l'unico modo per ridurre queste paure è una maggiore trasparenza e per questo il più presto possibile". Blanchard auspica infine "stress test" più "credibili, con regole più chiare".

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