Fini: non c'è democrazia
senza equilibrio tra le parti
Il presidente della Camera Gianfranco Fini ha richiamato all'ordine le parti politiche: “Non può esistere democrazia che non abbia un rapporto equilibrato tra potere esecutivo e potere legislativo, tra governo e Parlamento”. Lo ha detto in un'intervista trasmessa sul canale satellitare della Camera. Fini, nel corso del suo ragionamento, ha fatto riferimento ai diversi modelli istituzionali “come quello degli Stati Uniti, che non credo sia il migliore, dove a un presidente forte corrisponde un congresso altrettanto forte”. “Al di là dei modelli – ha proseguito - ragioniamo perché il governo sia messo nella condizione di governare, con tempi certi, con corsie privilegiate per i suoi provvedimenti, ma accanto a queste prerogative ci devono essere quelle di un Parlamento che ha una funzione di controllo e indirizzo e deve essere centrale'”. Alla luce di queste proposte, Fini ha indicato la necessità di “confrontarsi in modo serio” su alcuni grandi problemi del Paese: “''Lasciamo stare la parola dialogo, perché a volte è un dialogo tra sordi - lamenta la terza carica dello Stato -. Sono ancora più convinto, rispetto a sei mesi fa, della necessità di una comune assunzione di responsabilità da parte delle forze politiche”. Confronti necessari per affrontare un tema caldo come quello della crisi economica. Rispondendo in particolare a una domanda sui risparmi di Montecitorio, '”se son vacche magre per tutti, lo sono anche per il Parlamento”. Quanto alla comunicazione dell'attività svolta, “è un dovere del Palazzo quello di essere aperto e trasparente”: il Parlamento ''deve essere un casa di vetro''.