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Napolitano chiede unità

Applauso da mondo politico

Dario Mazzocchi
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Un applauso da entrambi gli schieramenti e la promessa di impegnarsi a collaborare di fronte alle minacce della crisi economica: il mondo della politica risponde così al discorso del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che ieri sera ha chiesto che il Paese si difenda dai problemi legati agli sviluppi della crisi finanziaria riscoprendo, come nel Dopoguerra e di fronte al terrorismo, la capacità di unire tutte le forze, di valorizzare le energia vitali, di superare le debolezze e di risolvere di slancio tutti i problemi. Basandosi sul dialogo per approvare le riforme istituzionali, della pubblica amministrazione, “del modo di operare dell'amministrazione e della giustizia”. “Dobbiamo guardare in faccia i pericoli” senza sottovalutarli, senza paura e agendo con “coraggio e lungimiranza”. Nel discorso anche un accorato appello perché le misure adottate “siano efficaci, ispirate a equità e solidarietà”, tenendo conto dei soggetti più deboli e delle aree più esposte: lavoratori, giovani, precari, famiglie a basso reddito, donne, bambini e Mezzogiorno. Le reazioni Il premier Silvio Berlusconi ha telefonato a Napolitano per complimentarsi, mentre i presidente di Camera e Senato, Gianfranco Fini e Renato Schifani, hanno affermato di essersi riconosciuti nelle parole del Capo dello Stato, auspicando un dialogo tra le parti chiamate in causa. Se il ministro per la Semplificazione Roberto Calderoli ha parlato definito da 10 e lode il discorso di fine anno, sia Walter Veltroni per il Partito democratico che Antonio Di Pietro per l'Italia dei valori hanno risposto di essere disponibili a raccogliere l'invito a cooperare. Il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, ha assicurato che il centrodestra condivide pienamente il messaggio. Maurizio Gasparri, capogruppo del centrodestra al Senato, ha dichiarato che le parole di Napolitano “hanno sottolineato la validità dell'azione del governo” nel risanare e rilanciare gli apparati pubblici, augurandosi che lo stesso venga fatto dall'opposizione. Applauso anche da Lorenzo Cesa, segretario dell'Udc: “Siamo profondamente grati al presidente della Repubblica per aver focalizzato con realismo e responsabilità le vere questioni sulle quali è necessario intervenire a partire dal concreto sostengo alle famiglie”.

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