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Il digitale terrestre zoppica. E le piccole emittenti soffrono

Le stazioni minori penalizzate dagli antennisti. Il comunicato di Canale 11

Andrea Tempestini
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La rivoluzione del digitale terrestre zoppica ancora. A più di un mese del cosiddetto switch off, in molte aree del nord Italia il segnale del La7 e di altri canali Rai continua a fare le bizze. Morale della favola, le trasmissioni scompaiono o si vedono male, con buona pace degli utenti (nonché abbonati Rai e soggetti al pagamento del canone) che non possono attrazzarsi aggirando il digitale e sfruttando il segnale satellitare. Disagi sono stati segnalati in Lombardia, nel bergamasco, nel vicentino e nel Veneto in generale. Ma a pagare dazio non sono soltanto gli utenti. Già, perché molteplici emittenti minori, "dopo lo switch off sono penalizzate dagli antennisti che, trascurando la normativa del DM 11 novembre 2005 (...), a causa di imperizia o di interventi arbitrari sulle antenne (...) limitano o penalizzano la ricezione delle emitetnti minori". Così recita il comunicato di Canale 11, emittente di Monza e della Brianza. Ma come lei, a soffrire, sono in tanti. Perché se i colossi del tubo catodico non sentono particolari contraccolpi per i disagi causati dallo "switch-off", le stazioni più piccole ne li subiscono eccome. Pubblichiamo il comunicato stampa integrale di Canale 11, che "si fa portavoce delle piccole emittenti televisive" che affrontano giornate difficili. Canale 11, "storica" televisione di Monza e della Brianza, visibile sul digitale terrestre sulla frequenza 212,500 (canale E10 della banda VHF), oppure dopo la sintonizzazione automatica sui canali 94, 286 e 636, presente non solo nella provincia di Monza e Brianza, ma anche in quelle di Milano, e parte delle provincie di Como, Lecco e Varese, si fa portavoce delle piccole emittenti televisive che dopo lo switch off sono penalizzate dagli antennisti che, trascurando la normativa del DM 11 novembre 2005, nella fattispecie e innanzitutto la libertà di espressione, a causa o di imperizia o di interventi arbitrari sulle antenne, in particolare sugli impianti condominiali dove stanno venendo proposte e realizzate installazioni limitate e "filtrate", escludendo del tutto, limitando o penalizzano la ricezione delle emittenti minori. "Le attuali installazioni condominiali che gli antennisti propongono – spiega Giovanni Strano, esperto nel settore delle telecomunicazioni televisive interpellato sulla questione - sono di tipo "filtrato", il che prevede una forte discriminazione con obbligo della scelta di un limitato numero dei servizi televisivi offerti, ciò contrariamente a quanto disposto dal decreto ministeriale 11 novembre 2005 che determina le “Regole tecniche relative agli impianti condominiali centralizzati d'antenna riceventi del servizio di radiodiffusione”. A parere di Canale 11, la pianificazione ministeriale e quindi la conversione degli impianti televisivi di tutte le emittenti locali e nazionali nasce con uno spirito pluralistico volto a fornire nuovi servizi e quindi la possibilità a nuove realtà imprenditoriali di essere presenti nel mercato televisivo. Tale iniziativa di fatto muore ancora prima di nascere a causa della mancata visibilità delle emittenti che, costrette a trasmettere su nuove e diverse frequenze, risultano assenti negli impianti centralizzati pur disponendo di un'adeguata copertura radioelettrica. "Le soluzioni tecniche adottabili con il nuovo sistema di trasmissione del digitale terrestre – afferma ancora  Giovanni Strano - possono garantire un'ottima ricezione e quindi fruizione di tutti i servizi anche con centralini cosiddetti a "banda larga", o in alternativa in caso di problematiche particolari di impianti filtrati o ibridi che non escludano a priori emittenti a carattere locale, tale accorgimento a "banda larga", già sperimentato in alcuni impianti condominiali milanesi ha confermato con esito positivo la ricezione di oltre 260 programmi senza problematiche particolari e discriminazioni. Canale 11 mette a disposizione degli utenti che abbiano problemi di sintonizzazione il numero telefonico 039-60-65-158.

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