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Elisa, interrogato fidanzato: usava il suo bancomat

Giallo sulla morte della 25enne di Perugia ritrovata in un bosco. I magistrati ascoltano la versione del giovane. Spariti due cellulari

Giulio Bucchi
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Dopo le prime indagini autoptiche era emersa l'ipotesi che Elisa Benedetti, ritrovata a poca distanza da un corso d'acqua, e a circa un kilometro dalla sua auto, fosse morta di freddo. Ma ora gli investigatori stanno vagliando anche altre ipotesi. Nel pomeriggio era stato fermato a Firenze il fidanzato di Elisa: ha cercato di utilizzare il bancomat della 25enne nei giorni successivi al decesso della giovane. Gli impiegati della banca, insospettiti, hanno avvertito le forze dell'ordine dato che la carta era stata precedentemente bloccata. Dopo un interrogatorio, però, è emerso che la carta era cointestata tra lui ed Elisa, dunque il giovane era pienamente legittimato ad effettuare il prelievo. CELLULARI SCOMPARSI - Nel frattempo bisogna capire che fine hanno fatto due dei quattro telefoni cellulari che la ragazza e l'amica, Vanessa, portavano con sé. Elisa potrebbe averli persi mentre barcollava nel bosco, ma il particolare ch ha messo in guardia chi conduce le indagini è che a mancare alla conta sono i due stessi telefonini che la 25enne ha usato per chiamare intorno a mezzanotte 112 e 118. Non è dunque escluso che qualcuno li abbia presi, magari per evitare che una volta ritrovato il corpo di Elisa si potesse anche capire con chi avesse parlato prima di morire. Per questo, gli inquirenti hanno disposto l'analisi dei tabulati degli altri due cellulari, oltre a quelli dell'amica di Elisa, dei due ragazzi tunisini incontrati al bar della stazione di servizio e del fidanzato di Elisa. Fidanzato che sta venendo interrogato in queste ore. LA DROGA -  Altro capitolo: la droga. Vanessa avrebbe ammesso che sabato sera lei e l'amica oltre ad aver bevuto avevano fatto uso di droga pesante. Un'altra ragazza che le conosce (A. B) avrebbe raccontato che Elisa si rivolgeva ad un paio di ragazzi per comprare droga, ma sabato sera  non li avrebbe trovati. Ecco dunque un'altra ipotesi: la giovane avrebbe potuto acqustare sostanze stupefacenti da qualche spacciatore che opera nella zona di Ponte Pattoli, dove c'è la discoteca Red Zone, a qualche chilometro dal luogo in cui è morta. L'ULTIMO AD AVERLA VISTA - C'è un'altra pista. Sabato sera, prima di morire, Elisa avrebbe potuto avere un appuntamento con qualcuno nella zona in cui la sua Fiat Punto si è impantanata. L'ipotesi sarebbe avvalorata dalla testimonianza dell'ultima persona che l'ha vista viva, un uomo di circa 50 anni, Raul R., di fronte all'abitazione del quale la ragazza si era fermata verso mezzanotte e mezzo. A quel punto Elisa avrebbe suonato il clacson e all'uomo, uscito in strada, avrebbe risposto 'Scusa ho sbagliato casa'. Proprio per questo gli inquirenti pensano ad un eventuale appuntamento con qualcuno, in zona. "Quando l'ho vista - ha detto Raul - era sola, non era al telefono e non c'erano altre macchine dietro la sua. Io ho provato a dirle di girare e tornare indietro ma lei non mi ha ascoltato ed è ripartita verso la stradina di campagna senza dirmi nulla". La sensazione dell'uomo è che Elisa fosse "stranita": "Le ho chiesto se avesse bisogno di qualcosa ma lei mi ha detto soltanto quella frase, "ho sbagliato casa". E poi se ne è andata".

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