Questa sinistra ha due dipendenze: tribuni-Santoro e giudici-Travaglio
I protagonisti di 'Annozero' si danno alla politica per combattere Berlusconi: ormai è patologia / BORGONOVO
La santissima trinità del giornalismo progressista è schierata al gran completo. C'è la Madre di tutte le indignazioni, Barbara Spinelli, direttamente dai salotti buoni di Parigi con pattine e madeleines al seguito. C'è il Figliol prodigo, Marco Travaglio. Infine, lo Spirito Santoro, pronto ad aleggiare sulle piazze. Si sono ritrovati insieme appassionatamente e hanno fondato il movimento per la Legittima difesa, quasi l'anticamera di un partito. I futuristi per pubblicare il loro manifesto scelsero il quotidiano francese Le Figaro, loro più modestamente si accontentano del sito web di Annozero, per altro pagato dalla Rai e dunque da tutti i contribuenti. I tre caballeros hanno diffuso ieri una lettera in cui riassumono i propri obiettivi. In verità, sarebbe bastato un telegramma con tre parole, una per ciascuno dei firmatari: fare fuori Berlusconi. Perché, da anni, il pensiero fisso di Travaglio, Santoro e Spinelli è l'eliminazione di Silviuccio nostro. In fondo, il loro programma a quello si riduce, all'odio per il presidente del Consiglio. Fra parentesi, l'obiettivo è pure autolesionista, visto che in mancanza del Cavaliere potrebbero dire addio alla loro principale fonte d'ispirazione per libri, articoli e programmi tivù. I movimentisti sostengono di voler «vivere in un Paese civile dove sia bandita qualunque impunità per i potenti e la giustizia sia uguale per tutti». Ma, sottinteso, per il Biscione sarà più uguale che per gli altri. Alla belva di Arcore, sentenziano, non sarà più «consentito di aggredire le istituzioni della nostra Repubblica nata dalla Resistenza» (questo passaggio, visto il profluvio di maiuscole e il rigonfiamento di retorica, deve averlo dettato la Spinelli al telefono dalla Rive Gauche). Insomma, è giunta l'ora che «in Italia sorga e si organizzi un movimento di Legittima Difesa dei princìpi che sono alla base della nostra Costituzione: un movimento che reagisca con tutte le forze disponibili a ogni tentativo di mutilare ulteriormente i poteri di controllo, a cominciare dalla magistratura e dall'informazione». E sapete chi sarà la prima vittima dell'artiglieria santoriana? Attenti che è una domanda trabocchetto. Infatti il danneggiato non sarà Berlusconi, bensì il Partito democratico. Sì, perché il movimento di Legittima Difesa nasce per manifesta incompetenza degli attuali leader della sinistra. In pratica, costituisce l'opposizione dell'opposizione. «L'attuale centrosinistra», si legge nella lettera, «su questa battaglia cruciale ha sistematicamente alzato bandiera bianca, dunque non è in grado di rappresentarci». Bersani, Vendola, Veltroni, Di Pietro e D'Alema si rassegnino: una sfilata li seppellirà. Per la precisione, saranno detronizzati da una manifestazione prossima ventura, prevista per «fine febbraio-inizio marzo». In quel periodo, il commissario Travaglioni e i suoi soci daranno vita a «un evento della società civile in vista delle elezioni più drammatiche dell'ultimo quindicennio». È il compimento del contratto con gli italiani siglato durante “Raiperunanotte” a Bologna, quando San Michele si rivolse al «popolo di Annozero». In realtà, la calata sulle piazze italiche era prevista per il 13 febbraio a Milano, a sostegno dei pm che indagano sul caso Ruby (iniziativa già pubblicizzata sempre sul sito della Rai). Ma si è verificato un inghippo: quel giorno avrebbe dovuto manifestare anche il PdL, il quale però ha preferito astenersi. Poiché Spinelli, Travaglio e Santoro senza Silviuccio non ce la fanno a sopravvivere, anche loro hanno rimandato. Forse consapevoli che la caduta dell'esecutivo non è poi così scontata almeno in tempi brevi, hanno scelto coraggiosamente di mandare avanti le donne. Il neonato movimento comincia con una retromarcia: mentre noi ci armiamo, voi intanto partite, cari sostenitori. I tre firmatari invitano «tutti i cittadini, soprattutto quelli che avevano accolto con entusiasmo il nostro appello a presidiare il Palazzo di Giustizia di Milano a confluire, quel giorno, nella grande manifestazione delle donne». Male che vada, la figuraccia la rimediano le signore. Giusto per sottolineare la dipendenza patologica dal Cav, i movimentisti precisano che, qualora «il presidente del Consiglio dovesse tornare sui suoi passi, riproponendo iniziative che calpestano princìpi costituzionalmente garantiti, risponderemo con tutte le nostre forze. Per Legittima Difesa». Cosa otterranno, i Qui Quo e Qua progressisti? Probabilmente niente, se non infliggere la mazzata finale alla Banda Bassotti della patrimoniale, levando al Pd ogni credibilità residua. Frantumeranno la sinistra: «Polvere tornerete», è il comandamento della santoriana trinità. Quanto al centrodestra, c'è da esser contenti. Solo a vedere i nomi di Travaglio, Michele e della Spinelli sorge irrefrenabile il desidero di votare Berlusconi. Così, per legittima difesa. di Francesco Borgonovo