Sanremo, Benigni arriva a cavallo. Borghezio: "E' un prostituto di Stato"
Per il comico ingresso in pompa magna dopo le 22. Il leghista: "Le donne di Arcore hanno più dignità"
L'evento nell'evento. L'arrivo di Roberto Benigni, al Festival di Sanremo, è l'appuntamento che tutta Italia attende. Il regista e attore Premio Oscar salirà sul palco dell'Ariston poco dopo le 22 di giovedì sera (con buona pace di Michele Santoro, impegnato col suo Annozero), per un'esibizione non provata ma che gli frutta circa 250mila euro, stando a quanto si racconta dietro le quinte. Benigni proporrà un'esegesi dell'inno di Mameli, ma ovviamente non potrà evitare commenti sulla politica e sui temi di attualità. "Ci aspettiamo un Benigni da Oscar", ha detto il direttore di RaiUno Mauro Mazza. Gianni Morandi s'è detto molto emozionato per questa "ingombrante" presenza. Ma per il resto le bocche sono tutte cucite: in pochi sanno cosa realmente Benigni farà sul palco, e quei pochi non vogliono svelare nulla. Secondo voci non confermate, potrebbe entrare sul palco in sella ad un cavallo. "Ubi maior minor cessat - dicono Luca e Paolo - fare i comici dopo Benigni è come fare un porno dopo Siffredi. Non vorremmo un paragone di 'dimensioni', cercheremo di sorprendere con un registro particolare per Sanremo. L'entrata di Roberto Benigni ci ha costretti con grande gioia a rivedere la scalettatura". BORGHEZIO: "BENIGNI SI PROSTITUISCE" - Il commento più polemico giunge da Mario Borghezio, vulcanico europarlamentare della Lega Nord ospite di KlausCondicio: "Morandi fa pena, ma non è un profittatore. Benigni invece prende un sacco di soldi per fare uno spettacolo di untuoso ossequio ai valori risorgimentali e alla retorica del Risorgimento - dice - Perchè purtroppo questi signori sono dei 'marchettari' dal punto di vista dell'etica. Mi sembra irriconoscibile il Benigni che fece un figurone con il bellissimo film La vita è bella; facendo questa 'partaccia' a Sanremo dimostra che al di là di momenti di grandissima arte in realtà si comporta da guitto". Tanto che, prosegue Borghezio, le presunte prostitute di Arcore "hanno certamente più dignità di Benigni perchè molto giovani e fortemente condizionate da questa cultura veicolata dai mass media. Mentre un artista che ha dimostrato di essere di notevole livello, non deve comportarsi come un mercenario". Morandi, invece, secondo l'esponente del Carroccio "è molto simpatico, ma resta un agit-prop comunista, non ha mai smesso di esserlo, è rimasto ancorato anche per motivi di famiglia alla sua provenienza, fa persino un po' pena".