Cerca
Cerca
+

Premier: "Noi primo partito, Futuristi fermi all'1,3%"

Berlusconi: "Avanti fino al 2013. Se ci sono di mezzo io, difficile fare leggi. Intercettazioni, serve stretta". Nucleare: "Ecologismo di sinistra lo ha ostacolato"

Andrea Tempestini
  • a
  • a
  • a

Il premier, Silvio Berlusconi, parla in conferenza stampa con il ministro Michela Vittoria Brambilla. Il primo pensiero è per il militare morto nella nuova tragedia in Afghanistan: "E' un calvario, ogni volta, sono cose che ti prendono il cuore. Speriamo che questo sacrificio serva perché ogni volta si rinnova il dolore". "FLI AI MINIMI" - L'attenzione del presidente del Consiglio si sposta poi sulla situazione politica: "Secondo i sondaggi", sottolinea, "siamo il primo partito". Nel dettaglio, "il Terzo polo è inferiore al 10%, con Futuro e Libertà tra l'1,3 e l'1,6 per cento. Credo che sia molto di più quello che ci è stato tolto nell'area degli indecisi che è aumentata abbondantemente". Il riferimento del Cavaliere è alla "diaspora" avvenuta nella pattuglia futurista, che si è concretizzata "dopo un periodo di critiche quotidiane negative di Bocchino, Briguglio e altri che hanno assorbito l'attenzione dei giornali e dei telegiornali e quindi degli ascoltatori e dei lettori, facendo dimenticare tutto il gran lavoro del Governo fatto sin dall'inizio". Quindi le rassicurazioni sulla tenuta della maggioranza: "Arriveremo al 2013, il voto è dannoso. Convinceremo gli indecisi: le urne sono lontane". INTERCETTAZIONI - Berlusconi ritorna poi suelle difficoltà a legiferare "perché i nostri padri fondatori giustamente avevano paura che si potesse creare un altro regime, allora hanno diviso potere fra Parlamento, Capo di Stato e Corte costituzionale, imbrigliando il presidente del Consiglio che può solo suggerire. Se c'è di mezzo Berlusconi - ha aggiunto - non si può fare una legge che è assolutamente giusta". Poi il riferimento preciso: "Abbiamo leggi come quella sulle intercettazioni che tutti italiani stanno aspettando. Rimarrete stupiti di sapere - ha aggiunto ancora Berlusconi - che il presidente del Consiglio non ha un telefonino perché è esposto a ogni tipo di intercettazione". PROCESSO BREVE - Berlusconi parla poi di giustizia, e della necessità di rilanciare la legge sul processo breve. Il premier inizia ricordando i tempi "assolutamente impossibili della giustizia civile, per non parlare di quelli della giustizia penale, procedimenti che durano 14-16 anni". Del resto, aggiunge, anche l'Europa "ci ha sollecitato ad intervenire sui tempi giusti".   Ebbene, si rammarica il premier, è necessaria una durata minore dei processi, "ma il fatto che ne avrei qualche beneficio anch'io, che sono l'unico e insuperabile indagato della storia dell'umanità, di tutti i tempi, fa sì che non vogliano questa legge anche se è giusta". NUCLEARE - All'iniziativa a Palazzo Reale a Milano, Pdl al servizio degli italiani, il premier incalzato sulla possibile crisi energetica causata dalle rivolte in nordafrica ha sottolineato le responsabilità della sinistra ed ha accelerato sul nucleare: "Subiamo quello che abbiamo ereditato da chi ha negato all'Italia di potersi dotare di produzione di energia con sistema nucleare. Enrico Fermi è nostro, eravamo all'avanguardia nel mondo ma l'ecologismo di sinistra è intervenuto e ha fatto chiudere addirittura il cantiere della prima centrale nucleare". Quindi i dati, con il costo delle bollette che, sottolinea il Cavaliere, "è del 48,2% in più rispetto alla Francia, dove c'è la corsa fra i comuni" per installare nel loro territorio "le centrali nucleari".

Dai blog