Lefebvriano shock:
Camere a gas per disinfettare
La polemica su lefebvriani e Olocausto non accenna minimamente a placarsi. Dopo l'intervista del vescovo Richard Williamson, che minimizzal'Olocausto, un altro capitolo della questione 'negazionismo' è stato aperto da don Floriano Abrahamowicz, prete lefebvriano , sulle colonne della Tribuna diTreviso: don Abrahamowicz parla delle camere a gas sostenendo "l'unica cosa certa è che sono state usate perdisinfettare". Don Abrahamowicz(che nel settembre 2007 celebrò messa in latino a Lanzago di Silea peril leader della Lega Nord Umberto Bossi) rilancia come Williamson lateoria per cui i numeri della Shoah sono un "problema secondario",accreditati dai capi delle comunità israeliane subito dopo laliberazione, "sull'onda dell'emotività. È?veramente impossibile per uncristiano cattolico essere antisemita. Io stesso ho, da parte paterna,origini ebraiche. Sicuramente è stataun'imprudenza di Williamson addentrarsi nelle questioni tecniche. Nellafamosa intervista si vede che il giornalista è andato a parare suquell'aspetto specifico. Ma bisogna capire che tutto il temadell'Olocausto si colloca a un livello di molto superiore rispetto allaquestione di sapere se le vittime sono morte a causa del gas o peraltri motivi". Don Floriano smentiscedunque Benedetto XVI che nell'udienza generale di mercoledì ha ricordato laShoah e "l'eccidio efferato di milioni di ebrei, vittime innocenti diun cieco odio razziale e religioso". Nell'intervista, alla domanda 'E lei cosa ne pensa delle camere a gas?', il sacerdote ha risposto: "Non lo sodavvero. Io so che le camere a gas sono esistite almeno perdisinfettare, ma non so dirle se abbiano fatto morti oppure no, perchénon ho approfondito la questione. So che, accanto a una versioneufficiale, esiste un'altra versione basata sulle osservazioni dei primitecnici alleati che sono entrati nei campi". E a proposito delle vittime dell'O locausto sostiene che "sì, le vittime potevano essere anche più di 6 milioni. Anche nelmondo ebraico le cifre hanno un valore simbolico. Papa Ratzinger diceche anche una sola persona uccisa ingiustamente è troppo, è come direche uno è uguale a 6 milioni. Andare a parlare di cifre non cambianiente rispetto all`essenza del genocidio, che è sempreun'esagerazione. I numeri derivano daquello che il capo della comunità ebraica tedesca disse agliangloamericani subito dopo la liberazione. Nella foga ha sparato uncifra. Ma come poteva sapere? Per lui la questione importante era chequeste vittime sono state uccise ingiustamente per motivi religiosi. Lacritica che si può fare al modo in cui in cui viene gestita la tragediadell`Olocausto sta nel dare ad essa una supremazia in confronto adaltri genocidi".