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Giappone, 10.000 i dispersi 3 contaminati, è allarme

DISTRUTTA CENTRALE A FUKUSHIMA, I VIDEO SU LIBEROTV Ancora scosse di assestamento. Paura per due impianti nucleari, già evacuate 50mila persone. Autorità: "Improbabili gravi danni". Il bilancio: le vittime certe sono almeno 1.700, migliaia gli sfollati

Giulio Bucchi
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L'incubo nucleare dopo lo tsunami. Il Giappone vive una seconda giornata di paura a 24 ore dal devastante terremoto di magnitudo 8,9° di ieri. Mentre il bilancio delle vittime è destinato a salire in maniera drammatica. Al momento si parla di 1.700 vittime, ma secondo la tv nipponica Nhk mancherebbero all'appello 10.000 dispersi. Nel frattempo c'è da affrontare l'allarme per le centrali atomiche. A Fukushima è esploso uno dei 4 edifici del complesso, distruggendo completamente la gabbia esterna di contenimento di uno dei reattori. Crollati il tetto e i muri. Quattro operai della centrale sono rimasti feriti. Il livello di radioattività nella sala di controllo del reattore n° 1 sarebbe salito a mille volte sopra la norma. Lo riporta l'agenzia di stampa Kyodo citando una fonte della commissione di sicurezza. Sembra che almeno tre persone, tra gli evacuati, siano stati contaminati: lo ha riferito l'agenzia Kyodo News. L'esplosione della centrale a Fukushima: guarda il video su LiberoTv Il bilancio delle vittime: guarda il video su LiberoTv Lo tsunami a Shinchi, nella prefettura di Fukushima: guarda il video su LiberoTv Sono subito scattate le misure di sicurezza: il governo ha portato da 10 a 20 chilometri il raggio dell'area di evacuazione intorno alla centrale, 45mila i residenti che hanno lasciato le loro case. Nell'area esterna alla centrale si sono registrati livelli 8 volte superiori alla soglia critica. Si tratta comunque di valori che, stando a quanto affermato dalla tv pubblica nipponica, non costituirebbero pericolo per la salute pubblica. Sugli incidenti alla centrale numero 1, le autorità rassicurano: "Sono improbabili gravi danni". La tv giapponese ha comunque consigliato a chi si trova all'esterno di proteggersi naso e bocca con un fazzoletto bagnato e ridurre al minimo il contatto diretto della pelle con l'aria. Il sisma ha bloccato il sistema di raffreddamento anche in tre reattori della seconda centrale nucleare, quella di Fukushima Daini, a 11 km dalla prima. Anche in questo caso il governo ha disposto l'evacuazione dei residenti in un raggio di 10 km circostanti. NUOVE SCOSSE - Sono almeno una ventina le scosse di assestamento di rilevante entità (di magnitudo compresa tra 3 e 7° della scala Richter) registrate nelle ultime dieci ore in Giappone. Il nuovo fronte è quello di Niigata-Nagano, sulla parte occidentale. Il terremoto più potente si è registrato alle 10.46 (le 2.46 in Italia), con una magnitudo di 6,4 ed epicentro di fronte alla prefettura di Fukushima, nelle acque del Pacifico alla profondità di 40 km. Oltre 215.000 persone sono state fatte evacuare verso aree protette nel Nord e nell'Est del Giappone. GLI AIUTI - Posticipata la partenza per il Giappone della missione italiana coordinata dalla Protezione civile. Ne ha dato notizia il Dipartimento. Il rinvio è stato stabilito "a seguito della nuova decisione delle autorità nipponiche di accettare nell'immediato esclusivamente aiuti provenienti da Stati Uniti, Nuova Zelanda e Corea del Sud, Paesi geograficamente più prossimi". A Tokyo, intanto, l'emergenza è contenuta.  La gente cammina normalmente per strada, molti per fare ritorno alle proprie case dopo aver passato la notte negli uffici. Pochi i taxi, ma autobus e treni funzionano. L'emergenza è comunque quella dei generi di prima necessità. E' corsa, composta, per accapparrarsi acqua, carta igienica, fazzoletti, riso e salsa di soia, cibi già pronti e biscotti.

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