Yemen, bagno di sangue: 41 morti. Fuoco su folla
Sanàa: nel 'venerdì della collera' strage della polizia. Stato d'emergenza. Tensione in Siria, Bahrain e Arabia Saudita
Un nuovo "venerdì della collera" nel mondo arabo. La tensione è altissima in almeno tre Stati: Bahrain, Arabia Saudita e Yemen. Proprio in quest'ultimo Paese la situazione è particolarmente complicata. YEMEN - Nuove durissime proteste nel Paese guidato da 32 anni da Ali Abdullah Saleh, sostenuto tra gli altri dagli Stati Uniti. La polizia yemenita ha sparato sulla folla che manifestava nella capitale Sanàa provocando almeno 41 morti e duecento feriti. Lo ha riferito la televisione araba Al Jazeera. Il presidente ha imposto lo stato d'emergenza in tutto il Paese, ma si è dissociato dagli spari degli agenti e di suoi miliziani che hanno aperto il fuoco sulla folla e ha definito le vittime "martiri della democrazia". In precedenza il segretario di Stato Usa, Hillary Clinton, aveva chiesto nuovamente "la fine delle violenze" e "l'avvio di negoziati per raggiungere una soluzione politica". La tensione, in questo Stato, è aumentata dopo il 12 marzo, giornata in cui vennero uccisi 13 giovani impegnati nelle proteste. La folla non intende far cessare gli incidenti nonostante le concessioni del Presidente, tra cui la promessa di non ricandidarsi nel 2013. BAHRAIN - I manifestanti hanno chiesto a tutta la popolazione di scendere in piazza al termine della preghiera. Chiedono la deposizione della dinastia Al Khalifa, minoranza di sunniti che domina un Paese a maggioranza sciita. Fino ad ora le proteste sono state represse in maniera molto dura, con almeno dodici morti e mille feriti. I manifestanti, inoltre, vogliono far cessare l'invasione saudita del Paese e la partecipazione di Riad nella brutale repressione delle proteste pacifiche. ARABIA SAUDITA - I rappresentanti dell'opposizione saudita hanno indetto, per la giornata di oggi, una marcia da almeno un milione di persone. Intendono sfidare apertamente il bando sulle proteste di piazza imposto dall'esecutivo, ma anche chiedere il ritiro immediato delle truppe dal Bahrain. SIRIA - Le forze di sicurezza siriane hanno ucciso almeno 4 manifestanti a Daraa, nel sud del Paese, al confine con la Giordania. Lo ha riferito un attivista dei diritti umani. Nella città si contano anche centinaia di feriti. L'agenzia ufficiale Sanna denuncia che a Daraaa si sono verificati "attivi violenti di sabotaggio" nel corso di una dimostrazione costringendo le forze di sicurezza ad intervenire.