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Crisi, il Papa dà la soluzione:

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Serve una società più buona

Albina Perri
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Solidarietà, attenzione al prossimo e una nuova morale per affrontare la crisi economica che sta mettendo a dura prova il mondo del lavoro. Sono le speranze del Papa che oggi ha incontrato il sindacato della Cisl. “L'auspicio è che dall'attuale crisi mondiale scaturisca la volontà comune di dar vita a una nuova cultura della solidarietà e della partecipazione responsabile, condizioni indispensabili per costruire insieme l'avvenire del nostro pianeta”: è quanto ha detto Benedetto XVI questa mattina ricevendo in udienza i dirigenti della Cisl in Vaticano. Richiamandosi all'insegnamento dei Papi del Novecento in merito alla dottrina sociale, Benedetto XVI ha osservato che “per superare la crisi economica e sociale che stiamo vivendo, sappiamo che occorre uno sforzo libero e responsabile da parte di tutti; è necessario, cioè, superare gli interessi particolaristici e di settore, così da affrontare insieme ed uniti le difficoltà che investono ogni ambito della società, in modo speciale il mondo del lavoro”. “Mai come oggi - ha aggiunto - si avverte una tale urgenza; le difficoltà che travagliano il mondo del lavoro spingono ad una effettiva e più serrata concertazione tra le molteplici e diverse componenti della società”. "Nuova sintesi tra mercato e lavoro" Riprendendo le parole pronunciate dal Segretario generale della Cisl, Raffaelle Bonanni, Benedetto XVI ha affermato la necessità che di fronte all'attuale crisi economica, i sindacati contribuiscano a far nascere una nuova sintesi fra bene comune e mercato, fra capitale e lavoro. Il Papa è intervenuto nel corso dell'udienza concessa ai dirigenti della Cisl in occasione del 60esimo anniversario della fondazione del sindacato. Ratzinger ha sottolineato “che proprio 60 anni fa, la Cisl muoveva i primi passi prendendo parte attiva alla fondazione del sindacato libero internazionale e recava al nascente soggetto il contributo dell'ancoraggio ai principi della dottrina sociale della Chiesa e la pratica di un sindacalismo libero ed autonomo da schieramenti politici e dai partiti”. Quindi ha sottolineato “come ha opportunamente richiamato il Segretario generale, la grande sfida ed opportunità che la preoccupante crisi economica del momento invita a saper cogliere, è di trovare una nuova sintesi tra bene comune e mercato, tra capitale e lavoro. Ed in questo ambito, significativo è il contributo che possono apportare le organizzazioni sindacali”.

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