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Yara, trachea recisa. Caos Dna: 500 campioni

Sul cadavere diverse lesioni inferte da una lama. Analizzati solo la metà dei codici genetici

domenico d'alessandro
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I risultati definitivi dell'autopsia sul corpo di Yara Gambirasio non sono ancora noti. Ma continuano a giungere indiscrezioni sulla modalità con cui la ragazzina di Brembate sarebbe stata uccisa: mentre non cambia la causa "ufficiale" - che sarebbe ancora lo strangolamento - sembra che in realtà per la 13enne sia stato fatale un taglio alla gola che le ha reciso la carotide. Viene inoltre confermata la presenza di traumi sulla testa, segno che potrebbe davvero aver ricevuto dei forti colpi, forse anche dei pugni. Esclusa, invece, l'ipotesi che sia morta di freddo. PROFILI DNA A QUOTA 500 - Intanto, ill numero dei profili genetici in possesso degli inquirenti è salito a 500. Una cifra enorme, la cui crescita è senz'altro colpa dell'incertezza riguardo le tracce di Dna presenti sul corpo della ragazza. Per il procuratore Massimo Meroni erano solo sui guanti (che però secondo un testimone al momento della scomparsa Yara teneva in tasca), secondo indiscrezioni attendibili erano anche sulla batteria del cellulare, secondo altre fonti pure sulla felpa. Quest'ultimo dettaglio è stato ora smentito. C'è stato persino chi si è offerto volontariamente per un esame del codice genetico; ma gli inquirenti, per evitare ulteriore caos, hanno declinato. FATALE IL TAGLIO ALLA GOLA - Ora, invece, ritornano le indiscrezioni su lesioni da arma da taglio che sarebbero state inferte ai polsi, alle gambe e alla schiena (comprese quelle molto discusse che hanno fatto parlare di simboli esoterici) quando ormai il cuore non batteva più, tanto che non hanno causato una forte fuoriuscita di sangue. Ma la ferita fondamentale è quel taglio alla gola, che ha reciso la trachea, causando forse il decesso di Yara. Ma siamo ancora nel campo delle ipotesi, perché prima di avere risultati affidabili circa i tessuti corporei bisognerà attendere ancora alcune settimane.

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