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Telenovela Bocchino-Carfagna: la guerra dei videomessaggi

Prima la moglie di Italo svela la relazione. Poi il falco di Fini chiede scusa. Quindi Mara ha rassicurato il suo uomo

Andrea Tempestini
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Italo-Mara-Gabriella: l'ultima telenovela politico-sentimentale ieri ha vissuto un'altra puntata, si spera conclusiva. E subito verrebbe da dire: chi se ne frega. Ma c'è un particolare: la puntata è andata in onda in tv, trasmissione “Che tempo che fa”, condotta da Fabio Fazio. Poi è rimbalzata sul web ed è approdata nelle redazioni. Tutto, o quasi tutto, spiattellato in pubblico, con tanto di spiegazioni e scuse alla legittima consorte. Dobbiamo parlarne, cominciando dalla fine. Mara Carfagna si è rotta le scatole. Alla fine, messa alle strette dalle dichiarazioni, non ce l'ha fatta più. Ha preso carta e penna e anche webcam e ha detto, tramite il suo sito internet e Youtube, ciò che doveva dire: volete sapere della mia storia con Italo Bocchino di cui ha parlato la signora Gabriella Buontempo? «Mi chiedete di confermare o smentire quel gossip che ha alimentato le pagine dei giornali in questi giorni»? Bene: vi confermo che non sono fatti vostri. «Di queste cose ne devo parlare con una sola persona, anche se mi imbarazza molto perché riguarda la mia vita privata. Ma credo che ne debba parlare solo con Marco Mezzaroma, che è l'unica persona che amo dal 2008, la persona che ho deciso di sposare nei prossimi mesi. Il resto sono solo chiacchiere al vento e che il vento se le porti, ed è l'ultima volta che parlo di vicende personali, per il resto sarò sempre qui puntuale a rispondere di tutte le cose che faccio». Fine. The end. Mara Carfagna, com'è giusto che sia, non ha nulla da dire. Chissà perché, però, ieri i suoi fatti privati sono stati di nuovo spiegati al pubblico, in tv, in una trasmissione dal grosso ascolto. Tempi moderni. Uomini e donne moderne. C'era una volta la democrazia. Poi arrivò la videocrazia. Ora siamo giunti al videotradimento e al videopentimento, con Italo Bocchino, vicepresidente del Fli e braccio destro di Fini (forse pure braccio sinistro), che ospite di Fabio Fazio ha parlato ovviamente di politica, di Berlusconi e berlusconismo. E ha sentito il bisogno di scusarsi. Non con gli elettori, che forse vorrebbero sapere come mai ha tradito Berlusconi. Non con i suoi colleghi parlamentari, che a volte stentano a seguirlo nelle peripezie ideologiche. Con la moglie Gabriella Buontempo che intervistata da Vanity Fair aveva dichiarato: so, da due anni e mezzo, della relazione fra Italo e Mara. Chiedo scusa, ha detto Bocchino, «per gli errori che ho commesso». Ma, visto che lui è e rimane un politico, le sue scuse non sono state quelle di un comune marito che ha tradito la moglie, cara mia mi dispiace, da oggi in poi cambierò. Troppo semplice. C'è sempre qualcosa di più nella politica italiana, qualcosa dietro. Un antefatto. Una dietrologia, una complicanza, uno scenario. Ha detto Bocchino: «Quando siamo andati allo scontro così coraggioso contro una macchina da guerra dal punto di vista dei mezzi a disposizione com'è Berlusconi, sapevamo che sarebbe stato un periodo molto duro, e che saremmo stati attaccati duramente. Non mi aspettavo però che si arrivasse addirittura a far leva sugli affetti per cercare di creare problemi. Questo l'ho sofferto molto». Ricapitolando: Gabriella Buontempo, intervistata da Vanity Fair, racconta di essere a conoscenza di una relazione tra il marito e Mara Carfagna. Dice anche che, secondo lei, il ministro è telecomandato dal marito: «Se non era per Italo, mica li prendeva tutti quei voti in Campania». Il marito va in tv e chiede scusa per il tradimento. E la colpa è di Silvio Berlusconi. C'è sempre un motivo per accusare Berlusconi che ha fatto soffrire Gabriella a tal punto che Italo ha dovuto spiegare a Fabio Fazio: «A prescindere dal merito che riguarda il privato di alcune persone, c'è da dire che nel momento in cui ho letto quell'intervista non ho potuto non tener conto che è un elemento di forte sofferenza per mia moglie. Se mia moglie soffre, io, come marito e come padre, ho il dovere di capire il perché e ho il dovere di chiedere scusa. Qundi colgo l'occasione per chiedere scusa degli errori commessi». Avete visto? Aveva ragione Italo Bocchino: la colpa è chiaramente di Silvio Berlusconi. Ha fatto tutto il presidente del Consiglio: si è fatto intervistare, ha detto che sapeva ogni cosa ed è andato da Fazio. Giuste, dunque le scuse. Piccolo particolare: tra Vanity Fair e Che tempo che fa, interviste e dichiarazioni, nessuno ha chiesto finora scusa a Mara Carfagna. Tempi moderni. Uomini e donne di oggi. E bene ha fatto la Carfagna a puntualizzare all'antica: signori miei, questi sono fatti miei, chiacchiere al vento che il vento si porterà via. Faccio il ministro, chiedetemi della mia attività. Anche perché al resto hanno già pensato gli altri. Abbondantemente. di Mattias Mainiero

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