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Cav a Lampedusa: "Libera in 60 ore". Ma per Fli è un clown

Berlusconi sull'isola per il piano emergenza. Per il rilancio "costruiremo un resort e un casinò". Futuristi: "Pagliaccio"

domenico d'alessandro
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Il Presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, è arrivato a Lampedusa, accolto dall'entusiasmo della folla. Giunto al municipio dell'isola ha preso la parola per presentare il piano di emergenza e ha promesso: "Tra 48-60 ore Lampedusa sarà abitata soltatnto dai suoi abitanti". Il Cavaliere era atterrato poco prima delle 13.30 all'aeroporto dell'isola. Polizia e carabinieri, in tenuta antisommossa, avevano creato due file all'ingresso esterno dello scalo, reso inaccessibile per chiunque. Gli impegni del premier e la buona accoglienza riservata dai lampedusani a Berlusconi, però non hanno convinto la pattuglia di Futuro e Libertà. Per loro, Berlusconi è un "clown". ATTACCO FUTURISTA - Secondo i deputati siciliani di Fli, Carmelo Briguglio, Fabio Granata, Nino Lo Presti e Pippo Scalia, "non ci sono parole per descrivere il comportamento del presidente del Consiglio a Lampedusa dinanzia a una tragedia umana di proporzioni storiche. La ripetizione del 'ghe pensi mi' - proseguono i rappresentanti del partito di Gianfranco Fini - senza alcuna proposta concreta da parte di Berlusconi, aggravato dall'ostensione della propria potenza economica qual è l'atto di concessione alla popolazione di acquistare nell'isola l'ennesima villa, lascia attoniti e incapaci di qualunque commento. L'unico giudizio possibile è quello dell'Ambasciata Usa rivelato da Wikileakas: un premier clown. Cosa c'è di più inaccettabile" conclude caustica la pattuglia "di un clown in una tragedia?". Critico nei confronti del Cavaliere anche il presidente dell'Udc, Rocco Buttiglione: "Mettiamo in guardia il presidente del Consiglio e il governo dal continuare a procedere con annunci spot". "NAVI PRONTE AD OPERARE" - Nel suo discorso alla popolazione Berlusconi aveva sottolineato come "libereremo anche il centro di prima accoglienza e ci sarà sempre una nave, che getterà l'ancora nelle vostre acque, pronta a operare immediatamente per l'imbarco degli eventuali nuovi arrivati per dislocarli in altre situazioni. Lampedusa", ha assicurato il Cavaliere, "tornerà un paradiso. Abbiamo dato incarico a Rai e Mediaset di fare dei servizi che attirino gli italiani sull'isola, che è sempre stata un paradiso e tornerà ad esserlo". Inoltre, ha continuato il premier, "abbiamo ottenuto di far controllare i porti e le coste per non consentire nuovi sbarchi. Abbiamo anche attuato misure imprenditoriali. Ve ne dirò una variopinta", ha chosato, "abbiamo comprato pescherecci affinché non passano essere utilizzati per le traversate. Abbiamo ottenuto", ha ribadito, "l'impegno della riaccettazione di tutti i tunisini che riusciremo a portare indietro". "ZONA FRANCA E ZERO BUROCRAZIA" - Il piano per l'emergenza, ha continuto Berlusconi, prevede la richiesta per l'istituzione "di una zona a burocrazia zero e della zona franca urbana. Le leggi europee", ha sottolineato, "ce lo consentono". Il Presidente non dimentica gli sforzi compiuti dai lampedusani, e sottolinea che "l'isola deve essere rimborsata per il sacrificio a cui è stata sottoposta". Presto, ha assicurato Berlusconi, "l'isola verrà riportata a condizioni normali", e per questo "stamattina sono arrivati 140 uomini delle forze armate, ed è scattato un piano per la pulizia" di Lampedusa. "NOBEL PER L'ISOLA" - Berlusconi ha poi annunciato che "nel prossimo consiglio dei ministri presenteremo la candidatura di Lampedusa al Nobel per la pace". Infine, ha aggiunto, "per garantire il mantenimento degli impegni mi sono detto che devo diventare lampedusano anch'io. Così ieri sera ho comprato casa a Cala Francese". Si tratta di "Villa due palme", una tipica casa isolana, a due piani per un totale di 330 metri quadri. L'immobile risulta in vendita sul sito della stessa agenzia di Lipari, anche se  - si specifica - le trattative siano riservate.  SBARCO A MEZZOGIORNO - Per Lampedusa quella tra martedì e mercoledì è stata una notte di relativa calma, senza nessun arrivo di carrette del mare. Gli approdi sono ripresi mercoledì mattina, quando intorno a mezzogiorno, poco prima dell'arrivo del premier, nel porto vecchio dell'isola è arrivato un barcone con un centinaio di clandestini. "Son poveri cristi, la loro è una fuga da un mondo senza libertà, democrazia e benessere", aveva spiegato in precedenza Berlusconi riferendosi ai profughi. MARONI: "SARANNO TUTTI RIMPATRIATI" - Successivamente il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, ha fatto sapere che i tunisini arrivati a Lampedusa "saranno tutti rimpatriati". Il titolare del Viminale lo ha ribadito nel corso del question time alla Camera. "Saranno accolti nei centri che ci sono già e in quelli ulteriori che abbiamo dovuto predisporre, e poi saranno tutti rimpatriati in Tunisia. Questo", ha sottolineato Maroni, "è l'accordo che abbiamo stretto" con le autorità locali. In tunisia non c'è la guerra e dunque è solo questione di volontà". Sempre Maroni ha poi dichiarato che "incontrerò il ministro dell'Interno francese. Siamo nell'area Schengen, e non è possibile che vengano ripristinate le barriere". Il riferimento di Maroni è ai respingimenti effettuato a Ventimiglia dalle autorità transalpine. NAVI PER I TRASFERIMENTI  - Sono già cinque su sei le imbarcazioni giunte a Lampedusa e che serviranno per il trasferimento dei clandestini. L'obiettivo, aveva spiegato il ministro dell'Interno Roberto Maroni, è quello di "svuotare l'isola entro sabato". Fattispecie poi confermata da Berlusconi. Ad essere imbarcati sulla nave militare San Marco e sui cinque traghetti civili saranno soltanto i nordafricani già indentificati. I tunisini che nel centro di accoglienza sono già stati sottoposti alle operazioni di identificazione e al prelievo delle impronte digitali sono 2.500: l'obiettivo è raggiungere quota 3mila entro la giornata di mercoledì. Attualmente sull'isola si trovano circa 6mila immigrati. Al porto dell'isola, teatro di scontri e proteste negli ultimi giorni, mercoledì c'è stato anche un allarme bomba, successivamente risultato falso: era corsa la voce che ci fosse dell'esplosivo a bordo del barcone con cui è approdata l'ultima centinaia di migranti. Le verifiche della polizia hanno poi dato esito negativo. FRATTINI CONTRO L'EUROPA - Martedì mattina sull'emergenza immigrazione è intervenuto anche il ministro degli Esteri, Franco Frattini, che ha duramente criticato l'Europa, definita "assolutamente inerte". Il responsabile della Farnesina sottolinea la necessità di "un piano straordinario per la distribuzione dei migranti in vista del rimpatrio di chi non ha diritto a restare". Secondo Frattini "la Ue non può dire all'Italia 'avete sette milioni di euro, arrangiatevi'". EMERGENZA SANITARIA -   Rimane l'allerta sanitaria sull'isola. Secondo gli esperi del ministero della Salute, il sovraffollamento a Lampedusa fra gli immigrati "rende alto il rischio di diffusione, anche epidemica, di malattie infettive trasmissibili per via orofecale o respiratoria". Una situazione che "desta forti preoccupazioni dal punto di vista igienico, anche se non sono emersi per ora quadri clinici legati a malattie infettive tra le popolazioni giunte sull'isola dal Nord Africa". E' quanto emerso dalla missione di due giorni del ministero della Salute e dell'Organizzazione mondiale della sanità.

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