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Zazzera (Idv): 'Maroni assassino'. Due turni di stop

Vergogna alla Camera, il dipietrista mostra il cartello, poi chiede scusa. Fini non lo espelle. Massimo Donadi: "Prendiamo le distanze"

Giulio Bucchi
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Giusto il tempo per Roberto Maroni di finire il suo intervento a Montecitorio che i primi sciacalli fanno capolino tra i banchi della Camera. Pierfelice Zazzera dell'Idv ha esposto nell'Aula un cartello con la scritta "Maroni assassino" non appena il ministro dell'Interno ha concluso la sua informativa sull'immigrazione. Immediata la reazione dei deputati della Lega: Giancarlo Giorgetti, sorpassando di gran carriera i commessi, ha raggiunto Zazzera, gli ha preso il cartello e glielo ha strappato. "INCAPACE DI INTENDERE E DI VOLERE" - In Transatlantico, Giorgetti si è sfogato: "E' incapace di intendere e di volere... Si tratta di un fallo da ultimo uomo, sono senza parole. Se La Russa è stato censurato, cosa bisogna fare in questi casi?". E mentre dai banchi della maggioranza si alzavano i cori Fuori, Fuori! e vergogna, i deputati del Pd rimanevano basiti. Il presidente della Camera Gianfranco Fini ha ammonito Zazzera avvertendolo che "del fatto si occuperà il collegio dei questori".  Ma Guido Crosetto, sottosegretario alla Difesa, non ci sta: "Per La Russa che ha compiuto un gesto assai meno grave c'è stata la sospensione della seduta, mentre per il deputato dell'Idv non è stata disposta neanche l'espulsione... Vedo due pesi e due misure...". Successivamente il colleggio dei Questori della Camera ha deciso che Zazzera dovrà scontae due giorni di sospensione e censura. CHIEDO SCUSA - Le reazioni sono arrivate anche dallo stesso partito di Zazzera, Italia dei Valori. "Il cartello esposto in Aula non rappresenta in alcun modo il pensiero del gruppo. Si è trattato di un gesto individuale non concordato con il gruppo, che non condividiamo e dal quale prendiamo le distanze. Per questo ci scusiamo", afferma il presidente dei deputati Idv Massimo Donadi. Una presa di distanza che, paradossalmente, effettua anche lo stesso onorevole Zazzera: "Ho superato il limite e per questo chiedo scusa. Ci tengo a precisare, però, che il mio gesto non voleva essere un attacco personale al ministro Maroni, ma una provocazione e denuncia politica per quanto sta accadendo con i migranti, quanto accaduto a Lampedusa mi ha turbato".

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